Ci risiamo: calcio senza sosta, si gioca sempre. Archiviata da poco la 4° giornata di Serie A, riecco il massimo campionato con l’anticipo del turno infrasettimanale: il Milan espugna Udine tra luci e ombre. Un “Diavolo” dai due volti quello visto in terra friulana. Rossoneri scatenati nel primo tempo, 3-0, inesistenti nella ripresa; finisce 3-2 con l’Udinese più volte vicina alla clamorosa “remuntada”. Mihajlovic all’inizio manda in panchina Luiz Adriano e schiera Honda alle spalle della coppia Balotelli-Bacca. La notizia della serata è nel nome del primo marcatore: proprio lui, Balotelli, che torna “Super Mario” disegnando una parabola meravigliosa su calcio di punizione. Applausi. Per il resto però Balo non convince; non corre e non si sacrifica per la squadra. Colpi del genere sappiamo benissimo che rientrano nel repertorio di Balotelli, ora deve migliorare sotto altri punti di vista. Per esempio, deve imparare a non reagire alle provocazioni, a dir poco stupida infatti l’ammonizione rimediata per un pestone a un giocatore avversario. Un evidente fallo di reazione ai tanti calci presi e alle numerose provocazioni subite. Raddoppia Bonaventura con un altro gioiello di tecnica, tris del centrale difensivo Cristian Zapata che insacca di testa. Si va al riposo col Milan avanti 3-0.
Secondo tempo al cardiopalma. I 3 gol di vantaggio fanno rilassare i rossoneri e l’Udinese ne approfitta per tornare clamorosamente in partita. Il tecnico dei friulani Colantuono prova la mossa della disperazione: fuori un difensore, Piris, dentro un attaccante, Duvan Zapata, per un tridente completato da Thereau e Di Natale. Badu accorcia le distanze al 50′, Duvan Zapata fa sognare i bianconeri al 57′. Il Milan, rimasto di fatto negli spogliatoi, a questo punto è alle corde. L’Udinese ci crede e va più volte vicina al pareggio: Galliani in tribuna soffre, è incredulo e rischia l’infarto come tanti altri tifosi milanisti. Ma alla fine, matura il terzo ko consecutivo per i friulani nel nuovo stadio di proprietà della famiglia Pozzo inaugurato a fine agosto. Uno stadio finora non certo fortunato per Di Natale e compagni: tre gare, tre sconfitte. La maledizione del nuovo impianto per l’Udinese? O la maledizione per aver osato di battere la Juventus allo Stadium di Torino alla prima giornata? Da quel giorno (23 agosto), la squadra di Colantuono è rimasta a secco di punti. In casa Milan invece come detto, luci e ombre: bene la fase offensiva, pessima quella difensiva. In 5 giornate per i rossoneri 8 gol fatti ma anche 8 subiti. Niente di nuovo: avevamo già evidenziato certi problemi. Mihajlovic inoltre è furioso per il clamoroso calo di tensione che ha rischiato di mettere in dubbio la vittoria di un Milan che nel frattempo scavalca la Roma e aggancia momentaneamente la Fiorentina al 4° posto a quota 9. Tra mercoledi e giovedi il resto del programma: il primo “spezzatino” stagionale è appena cominciato.
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