di FABIO CAMILLACCI/ Ormai per lo scudetto sarà così fino allo scontro diretto dello Stadium. Si andrà avanti con botta e risposta continui tra il Napoli capolista e la Juventus. Per la 23° giornata di campionato, nella domenica pomeriggio la Vecchia Signora a Torino cala un settebello al Sassuolo con tripletta di Higuain e doppietta di Khedira. In serata, nel posticipo, la replica partenopea: 2-0 azzurro nel derby campano col Benevento fanalino di coda. Alla Maradona il gol del vantaggio di Mertens: un pallonetto per palati fini. Ora cè apprensione in casa Napoli per lo stesso belga colpito duro e costretto a uscire dal campo per una distorsione alla caviglia. Il raddoppio è di capitan Hamsik che continua a staccare Dieguito nella classifica dei gol segnati con la maglia del Ciuccio. Juventus miglior attacco del torneo con 59 gol fatti, Napoli miglior difesa con appena 14 reti subite. Altri segnali che questo è veramente l’anno del Napoli: in Italia lo scudetto lo vince sempre chi ha la miglior difesa.
Si acuisce la crisi dell’Inter e la Roma ne approfitta. I nerazzurri nell’anticipo serale del sabato non sono riusciti ad andare oltre l’1-1 al Meazza contro il Crotone del grande ex di turno: mister Walter Zenga. Senza Icardi (infortunato) la squadra di Spalletti è poca cosa. E la “Dea Bendata” dopo aver sorriso tanto a inizio stagione al “Biscione”, ora gli ha voltato le spalle. L’Inter non sa più vincere: non ottiene i 3 punti dal 5-0 casalingo contro il Chievo. Era il 3 dicembre scorso; due mesi senza vittorie è sintomo di crisi nera, nerissima. Rispetto al passato stavolta la Roma non si lascia sfuggire la ghiotta occasione: i giallorossi passano per 1-0 a Verona contro l’Hellas e si portano a un solo punto dal quarto posto occupato dall’Inter. Decide una prodezza del giovane turco Gengiz Under a inizio partita. Per la squadra di Di Francesco tre punti che sono ossigeno puro dopo tanto tempo senza vittorie. Come al solito, Roma dai due volti: spreca tantissimo in attacco, resta in 10 nella ripresa (follia di Pellegrini e rosso diretto per lui) e rischia di essere clamorosamente raggiunta dai modesti scaligeri.
L’Atalanta si avvicina alla zona Europa League. I bergamaschi approfittano dell’1-1 di Marassi tra Sampdoria e Torino nell’anticipo del sabato per portarsi a soli due punti dal 6° posto occupato dai blucerchiati. Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia gli orobici battono 1-0 il Chievo e in classifica scavalcano il Milan fermato sull’1-1 a Udine. Dopo tre vittorie di fila dnque si interrompe la striscia vincente rossonera con Gattuso in panchina: dopo il vantaggio di Suso, sono l’espulsione di Calabria e l’autogol di Donnarumma a frenare il Diavolo. Ritrova la vittoria la Fiorentina corsara a Bologna nel “Derby dell’Appennino”.
Lotta salvezza: prezioso successo per il Cagliari. Il 2-0 alla Spal nella sfida della Sardegna Arena consente ai sardi di fare un bel passo verso zone più tranquille. Restano terz’ultimi invece i ferraresi a -3 dal Crotone quart’ultimo. Perde terreno anche il Verona. Rimangono coinvolte: Chievo e Sassuolo.
Il Monday Night sorride al Genoa. Il risultato che non ti aspetti: la Lazio, terza in classifica e col secondo miglior attacco della Serie A, cade in casa nel posticipo del lunedi contro il Grifone ligure per 2-1 e vede avvicinarsi Inter e Roma: ora, Lazio 46 punti, Inter 45, Roma 44. La lotta per le posizioni Champions si fa avvincente. Vittoria pesantissima in chiave salvezza per i genoani che salgono a 24 punti e a +7 sul terz’ultimo posto come il Cagliari. All’Olimpico, rossoblù corsari grazie agli ex di turno: Ballardini in panchina e Pandev in campo (nella foto: il macedone festeggiato dopo la rete del gol dell’1-0 Genoa). Parolo pareggia il gol di Pandev, Laxalt sigla il gol-vittoria in pieno recupero. Secondo tentativo valido per l’esterno mancino uruguaiano, in precedenza frenato dalla solita Var: annullato per fallo di mano il primo tentativo. Sorvoliamo su quanto la Var e il Var castrino le emozioni dei tifosi. Gol, ultras che si sgolano, passano due minuti e l’arbitro annulla. No, ridateci il calcio di prima: grazie. Aboliamo questa orrenda moviola in campo.
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