Ci risiamo: ennesima strage in un College americano. Sparatoria all’Umpqua Community College di Rosenburg, in Oregon, bilancio: 9 morti e 10 feriti. La polizia, dopo aver circondato e bloccato gli ingressi del college, ha ingaggiato un conflitto a fuoco col killer che è rimasto ucciso. Si tratta di un 26enne che abitava nella zona: Cris Harper Merces, ha aperto il fuoco uccidendo nove persone e ferendone altre dieci, alcune in gravi condizioni. Quasi tutte le vittime sono studenti, colti di sorpresa mentre stavano facendo lezione in classe. Durante uno scontro a fuoco con la polizia il killer è rimasto ucciso. Il giovane che ha aperto il fuoco, è entrato classe per classe. Ogni volta, secondo quanto riferito, ha fatto alzare in piedi le persone all’interno chiedendo loro di che religione fossero: “Ha chiesto loro se fossero cristiani. Se la risposta era sì, gli sparava alla testa, se era no, gli sparava alle gambe”. L’allarme è scattato alle 10.10 (ora locale), le 19.10 in Italia. La polizia ha ricevuto una chiamata che avvertiva della presenza di un uomo armato nel college. Anche l’Fbi è stata allertata.
La paura corre sul web. Immediatamente il terrore è andato in scena sui social media, con alcuni degli studenti che durante la sparatoria hanno cominciato a twittare. “O mio Dio, stanno sparando”, è il tweet di Kayla Marie. “Gli studenti stanno fuggendo ovunque, mio Dio'”, scrive ancora la giovane nei primi minuti della tragedia. Poi un altro tweet: “Ciao. Sto bene. Fisicamente. Ci stanno portando via dal campus con il bus”.
L’avvertimento del killer online. Mercoledì sera potrebbe aver lanciato un avvertimento di quanto stava per compiere. Sul sito ‘4chan’ è infatti apparso un post in cui un utente invitava gli studenti nel nord-ovest a non recarsi a scuola giovedì. L’Umpqua Community College si trova a Rosengurg, piccolo centro rurale nell’Oregon con 22mila abitanti. Nel college ci sono circa 20mila studente. E’ stato aperto nel 1964 e si trova a poco più di 300 chilometri da Portland.
La Casa Bianca: “Stretta sulle armi è priorità Obama”. Il presidente Barack Obama, la cui stretta sulla vendita delle armi da fuoco è stata boicottata dal Congresso grazie al pressing della potente lobby della Nra (National Rifle Association) è stato immediatamente informato: “Affrontare il nodo della violenza delle armi da fuoco resta la sua priorità”, ha spiegato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, poco dopo la diffusione della notizia sulla nuova sanguinosa sparatoria.
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