L’ingresso dei bimbi nei nidi e nelle materne potrebbe essere oggi suscettibile di brutte sorprese: i genitori che fossero sprovvisti della certificazione dell’avvenuta vaccinazione o della prenotazione in una Asl rischiano di veder negare l’entrata dei propri piccoli nelle aule. Lo ha precisato ieri l’Associazione nazionale presidi.
“Da lunedì (oggi, ndr) si mette in moto il meccanismo previsto dalla circolare congiunta dei ministeri della Salute e dell’Istruzione”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Walter Ricciardi, riferendosi a quanto prevede la circolare del 27 febbraio 2018, che fissava al 10 marzo il termine della consegna dei documenti relativi alle vaccinazioni in asili nido, materne e scuola dell’obbligo.
Il meccanismo prevede che i dirigenti scolastici debbano inviare una comunicazione scritta alle famiglie i cui bambini non sono in regola con le vaccinazioni, invitandole a presentare i relativi documenti. Se questo non avverrà i bambini di asili nido e materne non saranno ammessi a scuola fino alla presentazione della documentazione richiesta.
La scadenza del 10 marzo è quindi improrogabile e i presidi che hanno già le informazioni relative ai bambini non in regola con le vaccinazioni potranno convocare le famiglie o trasmettere loro una comunicazione scritta. In questo caso i bambini di asili nido e scuole materne che non sono stati vaccinati e che non sono in lista d’attesa per esserlo non potranno entrare finchè la loro situazione non sarà regolarizzata.
I tempi in cui questo accadrà dipenderanno da scuola a scuola. Ad esempio, si prevede che i tempi possano essere più rapidi nelle Regioni che hanno adottato l’anagrafe vaccinale: in questo caso le scuole ricevono direttamente dalle Asl la situazione relativa a quanti sono in regola con le vaccinazioni. Dove l’anagrafe vaccinale ancora non c’è è invece la scuola a dover raccogliere la documentazione dalle famiglie e questo potrebbe richiedere tempi più lunghi. In ogni caso a partire da domani i dirigenti scolastici avranno tempo fino al 20 marzo per inviare alle famiglie dei bambini non vaccinati la comunicazione formale che le inviti a provvedere alla vaccinazione.
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