Il Garante della privacy ha comminato una sanzione di 32mila euro all’associazione Rousseau nella qualità di responsabile del trattamento dati del sito del Movimento 5 stelle. Il provvedimento è stato notificato martedì scorso dai militari della Guardia di Finanza al presidente Davide Casaleggio nella sede milanese dell’ associazione. A raccontare la vicenda è Gianluigi Nuzzi su La Verità.
Questa sanzione – precisa il Fatto quotidiano – nasce dall’istruttoria aperta nell’agosto scorso, quando il blog del M5s aveva subito alcuni attacchi hacker. L’associazione aveva presentato denuncia alla polizia postale e il Garante aveva colto l’occasione per disporre accertamenti sul trattamento dei dati delle persone che accedono al blog. Il 21 dicembre, dunque, ecco il primo provvedimento che segnalava come “la mancata designazione delle società Wind Tre Spa e Itnet Srl quali responsabili del trattamento dei dati personali degli utenti dei diversi siti riferibili al Movimento 5 stelle configura l’illiceità del trattamento medesimo in ragione della comunicazione dei dati a soggetti terzi, in mancanza del consenso degli interessati”.
Era stato proprio Casaleggio a indicare la società Wind al Garante come gestore delle funzioni sistemistiche. Su questa presunta violazione si era aperto sul web un dibattito, perché in realtà chi gestisce i servizi di housing ovvero gli spazi del server – Aruba o Wind in questo caso – non accede ai dati personali delle singole piattaforme che ospita né, mancando rapporti professionali tra la Casaleggio associati e la stessa Wind, si potevano ipotizzare altri scenari più negativi.
Ora i legali dell’associazione Rousseau valuteranno se fare ricorso contro il provvedimento. Sulla protezione dei dati personali, infatti, non sempre le norme sono precise. Di conseguenza, se questo tipo di attività ispettiva fosse estesa ai tanti blog di partiti e associazioni, produrrebbe analoghi esiti.
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