di GIOVANNI PEREZ – Che l’amore della Südtiroler Volkspartei per il Pd fosse solo un amore di puro interesse e che gli amici Sudtirolesi fossero pronti a cambiar bandiera nel caso le cose per il partito democratico non fossero andate per il verso giusto, lo avevamo facilmente previsto prima delle elezioni dello scorso marzo. Ora puntuale e arrivata la conferma con una dichiarazione della direzione Svp che ha annunciato pubblicamente di essere pronta a collaborare con la Lega di Salvini verso cui, non ha esitato a dichiarare, ha sempre nutrito delle simpatie condividendone gli ideali autonomistici.
Neppure una parola di addio e di ringraziamento ai Dem, fedeli alleati per tanti anni grazie al loro rappresentante, il bellunese transfuga Bressa. In fondo è quello che si meritano i Dem e Gianclaudio Bressa, non avendo voluto ascoltare quei pochi che li avevano messi in guarda dal fare la fine del “servo sciocco” delle commedie goldoniane.
Non sappiamo quali saranno le reazioni di Salvini e soci alle profferte amorose della Svp, é tuttavia facile prevedere che saranno di plauso alla nuova alleanza con la Svp: dei voti in più ialla Camera e al Senato possono sempre fa comodo, tanto più che il prezzo eventualmente da pagare sarebbe irrisorio, visti i pochi consensi raccolti in Alto Adige tra gli italiani, che la Lega non l’hanno mai digerita.
In conclusione, messo fuori gioco Bressa, resta da vedere chi gli subentrerà. Una cosa è certa: da Salvini e soci l’Alto Adige sarà probabilmente ritenuto solo una fastidiosa faccenda. I rapporti tra Governo e Svp saranno quindi affidati ad un personaggio di secondo piano, con la raccomandazione di evitare grane.
Commenta per primo