ORA DI PUNTA/ L’ex capo del governo in attesa del miracolo

di GIOVANNI PEREZ – “Vade retro satana” è l’anatema che Matteo Renzi sta lanciando contro chiunque nel suo partito osi anche solo citare i 5 Stelle. “Opposizione” è il grido di battaglia del redivivo Renzi per galvanizzare la schiera dei suoi fedeli e sempre meno seguaci che sperano di vederlo ritornare in sella.  Qualcuno, nell’avanzare dei dubbi sulla sincerità dell’ex campo del governo, si chiede anche: ma Renzi è veramente convinto che restando all’opposizione i Dem possano recuperare i milioni di consensi persi per strada un quest’ultimo periodo?

Vi è infatti chi interpreta la sua chiusura nei confronti dei 5 Stelle come una mossa strumentale per scongiurare una possibile intesa tra i Pentastellati ed il Patito Democratico, che potrebbe portare nella “stanza dei bottoni” e quindi alla formazione di un governo con la partecipazione di politici Dem in alcuni ministeri. Una simile eventualità significherebbe infatti, per Renzi, essere messo definitivamente fuori gioco e quindi non essere più chiamato ad alzarsi dalla panchina al bordo del campo.

Difficile, se non impossibile almeno  al momento, individuare come si svilupperà la partita tra le varie forze politiche nel tentativo di varare un nuovo governo, Comunque tra le varie ipotesi sembra trovare sempre più credito l’eventualità di nuove elezioni dalle quali tutti sperano di ricavare maggiori consensi: ci contano i 5 Stelle in modo che siano sufficienti per formare da soli un nuovo governo guidato da Di Maio; ci conta Salvini che in cuor suo spera di dissanguare Forza Italia sottraendo a un Berlusconi sulla via del tramonto una parte, se non tutti i consensi.  Restano i Dem. Che sperano in un miracolo. Ma ai millantatori come Renzi è difficile che possano aprirsi le porte del Paradiso.

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