TEMPI SUPPLEMENTARI/ La Lazio ipoteca le semifinali di Europa League. I recuperi di campionato ridisegnano la classifica. E il Milan blinda Gattuso fino al 2021

di FABIO CAMILLACCI/ E’ stata una settimana piena di calcio tra recuperi di campionato e Coppe europee. Il derby Milan-Inter non ha stravolto la corsa per la Champions: con lo 0-0 i rossoneri restano lontani, mentre i nerazzurri guadagnano un punto nel “triangolare” con Roma e Lazio. Intanto, il Diavolo dopo la stracittadina meneghina, rinnova il contratto a Gattuso fino al 2021; un bel salto pure economico per il bravo “Ringhio” che passa da 120 mila euro (il contratto che aveva da allenatore della Primavera) a due milioni all’anno. Una scelta affrettata quella della strampalata società cinese rossonera? Ai posteri l’ardua sentenza. Tornando ai recuperi di Serie A: la Fiorentina non si ferma più. A Udine la Viola inanella la 5° vittoria di fila nel ricordo di Capitan Astori e torna a credere nell’Europa League. La Fiorentina è sicuramente la squadra del momento, la più in forma del campionato.

Gioie e dolori per le altre. Settima sconfitta consecutiva per i friulani di Oddo sempre più in crisi anche se restano a +9 dal terz’ultimo posto che porta in B. La Sampdoria si riscatta dopo la brutta caduta di Verona contro il Chievo espugnando Bergamo e agganciando nuovamente l’Atalanta in classifica. Adesso: Milan 6° con 51 punti, poi Atalanta, Samp e Fiorentina a 47. Nella lotta per non retrocedere invece, Chievo e Sassuolo si dividono la posta, mentre il Benevento (sempre ultimo e già praticamente spacciato) ritrova il successo inguaiando l’Hellas Verona. Il Genoa batte il Cagliari portandosi praticamente in salvo, al contrario dei sardi. Aggiorniamo pertanto il fondo classifica: Chievo, Cagliari e Sassuolo 29 punti, Spal 26, Crotone 24, Verona 22, Benevento 13. Finalmente niente più asterischi in vista della 31° giornata in programma nel prossimo weekend.

Dalle batoste di Champions per Juventus e Roma ai sorrisi biancocelesti in Europa League. Coppa Campioni amarissima per bianconeri e giallorossi bastonati rispettivamente dalle corazzate europee Real Madrid e Barcellona. La Lazio invece ipoteca le semifinali dell’ex Coppa Uefa. All’Olimpico, nell’andata dei quarti di finale, è comunque  sofferto ma anche molto inseguito il successo sul Salisburgo, che non perdeva dallo scorso agosto. Per due volte gli austriaci si riportano sul pareggio, ma si impone la determinazione della squadra di Simone Inzaghi a segno con Lulic, Parolo, un ritrovato Felipe Anderson e il solito Immobile. La Lazio vince anche sulla rabbia per alcune discutibili (a dir poco) decisioni dell’arbitro Hategen nel primo tempo: soprattutto in occasione del rigore che consente agli austriaci di fare 1-1. Il direttore di gara, dopo 13 secondi e una segnalazione dell’addizionale di porta (in Europa non c’è la Var ma gli arbitri di porta) , punisce con il rigore una manata in corsa di Basta a Dabbur. Poi Hategan però non dimostra la stessa severità quando vengono atterrati in area Immobile e De Vrij. A quel punto esplode pure una rissa in tribuna tra alcuni tifosi delle due squadre. Visto il trattamento riservato alla Roma a Barcellona, è evidente che la nostra Federazione continua a non contare e a non farsi sentire a livello Uefa. Già il calcio italiano è quello che è, se poi le nostre squadre devono anche lottare contro gli arbitraggi diventa impossibile rialzarsi.

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