Commerciali al ralenti – Rallentano, pur continuando a crescere, le vendite dei veicoli da lavoro. I dati di settembre del mercato dei veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 ton) diffusi dal Centro Studi e Statistiche dell’Unrae stimano immatricolazioni in miglioramento di solo il 4,7% a 11.530 unità contro le 11.015 del settembre 2014. Nei primi 9 mesi di quest’anno, comunica l’Unrae, la crescita si mantiene all’8,4% con 93.299 veicoli immatricolati. “Il rallentamento del mese di settembre – afferma Massimo Nordio, presidente dell’Unrae – è stato influenzato dall’anticipazione degli acquisti effettuati in agosto, sotto le stimolanti azioni commerciali attivate dalle Case con le loro Reti di vendita. Comunque il trend di crescita dei primi nove mesi rende più robusta la stima formulata da UNRAE a inizio 2015 di una chiusura dell’anno vicina ai 130.000 veicoli immatricolati, con un incremento prevedibile dell’8% rispetto alle 119.007 unità dell’intero 2014”. Il recupero fa seguito ad anni di continui cali, che nel 2013 avevano toccato il loro punto di minimo. Per l’Unrae, l’inversione di tendenza, già in atto dal 2014, rimane tuttavia ancora molto lenta e frutto di un migliorato quadro macroeconomico e dalle ormai improrogabili esigenze di rinnovo del parco. “Sarà quindi apprezzato – conclude Nordio – se la prossima Legge di Stabilità conterrà misure che contribuiscano ad alleggerire la pressione fiscale sulle aziende”.
La produzione annuale accelera – L’Anfia ha comunicato che la produzione annuale di veicoli, fra autovetture e commerciali leggeri – Ducato prodotto in joint venture con i francesi di Psa alla Sevel – e i pesanti – i Daily di Suzzara e gli Eurocargo di Brescia – dovrebbe raggiungere quest’anno quota 930mila, secondo le stime più aggiornate dei produttori. «La cosa importante – dice Gianmarco Giorda, direttore dell’Anfia – è che stanno crescendo soprattutto gli ordinativi Italia, con la componentistica che sta beneficiando della ripresa delle produzioni negli stabilimenti italiani». Considerando l’industria dell’automotive nel suo insieme, come evidenza l’elaborazione curata dall’Associazione delle imprese della filiera auto in Italia su dati dell’Istat, l’aumento della produzione rispetto ai primi 8 mesi del 2014 è del 26,8% con una punta del 42,5% nel solo mese di agosto.
Aziende trasporto ancora pessimiste – Una ricerca di Conftrasporto rivela che per oltre il 50% degli imprenditori intervistati a settembre la crisi non è ancora alle spalle. E’ però un miglioramento rispetto ad aprile quando i pessimisti erano al 60,9%, al pari di quello concernente la percezione sul fatturato delle aziende, sceso per il 56% degli intervistati, contro il 57,8% di aprile. In calo anche chi prevede un’ulteriore flessione per i prossimi mesi (26% contro il 27,3% di aprile), mentre passa dal 57% al 55,6% la quota d’imprese che ha ridotto gli occupati.
RCA niente bollino esposto – Da domenica 18 ottobre cesserà l’obbligo di esposizione del contrassegno assicurativo sul parabrezza per la responsabilità civile verso terzi. Lo comunica il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La novità riguarda ovviamente solo l’esposizione del contrassegno sul parabrezza. Rimane fermo l’art. 193 C.d.S., che prevede una sanzione pecuniaria per chi circola senza copertura assicurativa. Pertanto, rimane esclusivamente l’obbligo di avere a bordo del veicolo il certificato assicurativo, documento che comprova l’adempimento dell’obbligo di assicurazione. La dematerializzazione del contrassegno è possibile a seguito della costituzione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presso il CED della Direzione generale per la Motorizzazione, della banca dati contenente le informazioni riguardanti la copertura assicurativa dei veicoli, aggiornata in tempo reale dalle compagnie di assicurazione per il tramite di ANIA.
Guardie armate sui bus – L’assessore capitolino alla mobilità, Stefano Esposito ha dichiarato che per arginare il fenomeno delle aggressioni agli autisti di mezzi pubblici romani saranno prese delle drastiche contromisure con l’aumento della sorveglianza e addirittura l’introduzione di vigilantes armati sulle linee più a rischio. “La vigilanza sui bus arriverà quanto prima, Atac mi sta consegnando la relazione che ho chiesto e manderemo le guardie dove servono”, ha affermato Esposito. L’obiettivo è di salvaguardare i lavoratori del Tpl soprattutto nelle ore notturne e sulle tratte poco sicure. La necessità di una più decisa tutela origina dal recente aumento di episodi di violenza (l’ultimo caso, una coltellata all’autista in servizio sulla linea 03 ad Acilia).
Giovani con gomme a rischio – Il 23% delle vetture guidate da under 25 ha pneumatici con battistrada a rischio e cioè con uno spessore compreso tra 0 e 3 mm. Il dato emerge da una rilevazione del Centro Studi Continental nell’ambito del Progetto Autostrade 2015. Sono stati fatti controlli sugli pneumatici nelle principali aree di servizio autostradali per verificare lo stato di usura degli pneumatici, la presenza di danni visibili e lo spessore residuo del battistrada. In particolare sono stati fatti controlli anche su vetture guidate da under 25, che sono in grande maggioranza city car e berline (l’83,6% del totale), relativamente nuove (il 49,2% ha un’età compresa tra 0 e 3 anni e il 24,6% tra 4 e 5 anni). Quasi tre quarti dei conducenti sono uomini (per la precisione il 73%).
Dai controlli è emerso che il 12,3% delle vetture guidate da under 25 ha pneumatici con usura irregolare, mentre il 5,7% ha pneumatici con danni (screpolature, tagli o rigonfiamenti) rilevabili anche a un esame visivo. Come detto, poi, il 23% delle vetture guidate da under 25 ha pneumatici con spessore del battistrada inferiore a 3 mm. E’ utile ricordare che pneumatici con spessore del battistrada inferiore a 1,6 mm a norma di legge non possono circolare e devono essere sostituiti. Invece quando lo spessore del battistrada è compreso tra 1,6 e 3 mm è possibile circolare ma si corrono dei rischi perché 3 mm è il valore minimo che garantisce sicurezza su strade bagnate.
Un’ulteriore analisi consente di rilevare che non solo la percentuale di vetture con pneumatici con spessore del battistrada a rischio guidate da under 25 è particolarmente alta, ma è anche significativamente maggiore rispetto allo stesso dato rilevato sul totale del campione: infatti le vetture con pneumatici con battistrada a rischio sono il 15,1 % considerando tutte le fasce di età dei conducenti, mentre, come si è detto, salgono al 23% se si considerano solo i conducenti under 25.
Commenta per primo