Il fondo americano Elliott vince la sfida in Tim contro l’azionista di controllo, la francese Vivendi. La sua lista è stata la più votata in assemblea e si aggiudica così 10 posti in cda. Entrano tra gli altri Fulvio Conti, Alfredo Altavilla e Luigi Gubitosi. A Vivendi, finita in minoranza, spettano 5 rappresentanti.
E Tim inverte la rotta in Piazza Affari dopo la vittoria della lista del fondo Elliott: il titolo, che prima del voto perdeva lo 0,8%, ha segnato un rialzo dell’1,15% a 0,85 euro. Resta positiva Vivendi (+1%) sulla Piazza di Parigi, benché uscita sconfitta dal confronto con il fondo Usa.
Vivendi non intende disimpegnarsi da Tim e “supporta Genish e la sua strategia industriale a lungo termine. Saremo molto attenti e vigili affinché la strategia non cambi”, ha detto Simon Gillham, direttore della comunicazione di Vivendi. In merito alla possibilità di dismettere una parte della quota di Vivendi, Gillham ha dichiarato: “siamo un azionista di lungo termine”. In merito alla possibilità che l’ad in pectore si dimetta, nel caso di divergenze con il cda sulla strategia, Gillham si è limitato a un “no comment”.
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