di SERGIO TRASATTI/ Spunta l’ennesima grana per il sindaco di Roma Virginia Raggi che annuncia: “Nessuna strada a Roma sarà dedicata a Giorgio Almirante”. L’intervento della sindaca arriva poco dopo che proprio il M5s, che in Campidoglio ha la maggioranza, a sorpresa aveva avallato (solo 3 consiglieri si sono dissociati) la mozione presentata dalla Meloni di FdI che chiedeva l’intitolazione di una via o di una piazza per lo storico leader del Movimento Sociale. Immediatamente era seguita la polemica da parte del Pd e della comunità ebraica. Ma dopo poche ore la contromossa della Raggi, che non era presente in aula ed aveva appreso da Bruno Vespa, durante la registrazione di “Porta a porta”, del voto che c’era stato in Consiglio comunale. Prima ha reagito dicendo che il voto dell’aula è sovrano, ma, appena uscita dagli studi Rai, ha deciso di intervenire, facendosi promotrice e prima firmataria di una mozione che nega la possibilità di intitolare una strada o una piazza della capitale a figure compromesse con il fascismo e il razzismo.
La mozione. Stamattina i consiglieri del M5S dunque prepareranno una mozione per vietare l’intitolazione di strade ad esponenti del fascismo o persone che si siano esposte con idee antisemite o razziali. E la prima firmataria sarà proprio lei, Virginia. Sulla decisione del Campidoglio di intitolare una strada a Giorgio Almirante, proposta dal gruppo di opposizione di Fratelli d’Italia e votata però dalla maggioranza M5S (il Pd è uscito dall’aula), la Raggi, durante la registrazione della puntata di “Porta a porta”, alla domanda di Bruno Vespa è pure stata presa alla sprovvista. Dopo qualche istante di silenzio, ha risposto: “Non sapevo nulla, mi sorprende, sono qui da lei e mi sono allontanata dal Consiglio comunale da qualche ora”. Poi ha aggiunto: “Se il provvedimento è passato, vuol dire che i consiglieri si sono determinati”. Infine, alla domanda se lei fosse d’accordo ha replicato: “Il sindaco prende atto della volontà dell’aula, che è sovrana, come il Parlamento”. Ma subito dopo ha deciso la sterzata.
Asse M5S-destra per il via libera. L’ultimo tentativo di intitolare una via ad Almirante fu quello del sindaco Gianni Alemanno. Nel pomeriggio di giovedì, come detto, l’aula Giulio Cesare ha votato una mozione presentata da Fratelli d’Italia che ha ottenuto i voti favorevoli di gran parte del gruppo consiliare M5s, dando peraltro vita ad un inedito asse politico. Per carità, nulla di nuovo visto l’asse Lega-M5S che guida il governo italiano. Tra i pentastellati c’è stata solo l’astensione dei consiglieri Valentina Vivarelli e Pietro Calabrese e il voto contrario della consigliera Maria Agnese Catini. La leader di Fdi ha festeggiato su Twitter scrivendo: “La Capitale renderà finalmente omaggio ad uno degli uomini più importanti nella storia della destra e della politica italiana”.
Foschi del Pd: “Oltraggioso intitolare una via a un razzista”. Ha ricordato invece l’aspetto razzista di Almirante il vice-segretario dem del Lazio Enzo Foschi dicendo: “Il ‘razzismo ha da essere cibo di tutti’, scriveva il fascista Giorgio Almirante nel 1942. È gravissimo che il Movimento 5 Stelle si sia unito alle destre per permettere che Roma abbia una strada dedicata ad un razzista, come fu Giorgio Almirante. Roma sente ancora su di sè il dolore lancinante del 16 ottobre 1943, quando vi fu il rastrellamento del ghetto. Questo è stato il razzismo a Roma. Dedicare una via ad Almirante è l’ultima vergogna della sindaca Raggi”. (ndr.: che invece ne era all’oscuro). Protesta anche la Comunità ebraica: “Una vergogna per la storia di questa città: chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, senza mai pentirsene, non merita una via come riconoscimento”. Caos totale.
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