di ENNIO SIMEONE –
E adesso Salvini sfodera “l’arma” del vaccino! Lo ha annunciato intervenendo telefonicamente all’emittente radiofonica RadioStudio54. Il ministro degli Interni e vicepremier lo fa con una premessa subdola, una affermazione di principio su cui nessuno possa dissentire legittimamente: «Garantisco l’impegno preso in campagna elettorale nel permettere che tutti i bimbi entrino in classe, vadano a scuola». Ma poi aggiunge: «La priorità è che i bimbi non vengano espulsi dalle classi,… anche se non vaccinati». E subito dopo rincara la dose: «Al governo siamo in due, c’è un’alleanza Lega-M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati, al ministro Giulia Grillo ho iniziato a parlare di questi temi; e dunque continueremo, perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi». E conclusione “scientifica” con «un ringraziamento per il loro coraggio ai ricercatori Antonietta Gatti e Stefano Montanari».
La sortita estranea alle sue competenze – che di per sé non sembra destinata all’obiettivo di conquistargli una popolarità aggiuntiva rispetto a quella che gli sta derivando dall’alt alle navi delle Ong cariche di migranti – ha tutto il sapore di un assaggio di rottura con i Cinquestelle.
Infatti – subito dopo una durissima la replica dell’immunologo Roberto Burioni («No, ministro Salvini, dieci vaccini non sono inutili e tantomeno dannosi. Sono gli stessi vaccini che vengono usati con identici tempi e identici modi in tutto il mondo. Sono i dieci vaccini che hanno salvato e salvano, in tutta sicurezza, milioni di vite. Quella che ha detto è una bugia, una bugia pericolosissima») – a stretto giro arriva l’alt di Di Maio e della Grillo. «Su questo tema – afferma l’altro vice primo ministro – il contratto di governo parla chiarissimo: noi vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, ma nel senso semplicemente di potere assicurare una tutela vaccinale delle persone e soprattutto dei bambini».
E la ministra Grillo, che è anche medico (foto), aggiunge: «Voglio ribadire ancora una volta, e non mi stancherò mai di ripeterlo, che i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione. Tutte le polemiche sono solo strumentali e finalizzate a creare un circo mediatico che a me non interessa alimentare».
Salvini, soddisfatto dell’assaggio, per ora non insiste: «Ringrazio il ministro Grillo – replica -. Sua è la competenza sui vaccini, condivido il suo pensiero, a questo ci atterremo e al contratto di governo. Anche a me, da papà e da ministro, sta a cuore la salute dei bambini e che a tutti sia garantito l’accesso al nido, alla scuola dell’infanzia e alle classi successive. Con tanti medici condivido l’idea che sia meglio educare ai vaccini piuttosto che obbligare. Ci stiamo lavorando, l’importante è che a settembre tutti i bambini possano entrare in classe».
Si fermerà qui? Ce lo auguriamo. Altrimenti…si salvi(ni) chi può.
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