Con il 49,3% dei voti – pari a 315 seggi su 550 – Recep Tayyip Erdogan riconquista, con il suo partito, l’Akp, la maggioranza assoluta in parlamento nelle elezioni anticipate in Turchia. Il socialdemocratico Chp ottiene il 25,4% con 134 seggi, il nazionalista Mhp il 12% con 41 seggi. In questo modo il partito di Erdogan potrà tornare a governare da solo, contrariamente alle previsioni. Dato importante è però quello che riguarda il partito filo-curdo Hdp, che riesce a superare lo sbarramento del 10% ed entra in Parlamento con 59 seggi. L’affluenza alle urne è stata altissima, sfiorando il 90% del corpo elettorale, grazie al fatto che Erdogan ha trasformato la consultazione in un referendum sulla sua persona e sul progetto di repubblica presidenziale.
Scontri tra polizia e manifestanti curdi sono avvenuti a Diyarbakir, principale città curda del sud-est della Turchia, dopo i primi risultati del voto. I media locali parlano di incendi e barricate nelle strade, dove la polizia avrebbe sparato gas lacrimogeni.
Il ritorno alle urne a meno di 5 mesi dal voto del 7 giugno era stato deciso dopo che i partiti non erano riusciti a trovare un accordo per un governo di coalizione. Nella scorsa tornata l’Akp del presidente Erdogan aveva perso la maggioranza assoluta per la prima volta dal 2002.
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