di FABIO CAMILLACCI/ La Ferrari piazza il colpo proprio in casa di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel al traguardo di Silverstone urla: “Grazie ragazzi, grazie. Qui a casa loro”. E così dopo il Canada è caduta anche la fortezza britanniica, quella a cui Lewis teneva di più. Seb conquista la Gran Bretagna, cosa che in passato gli era riuscita solo nel 2009 quando era ancora una giovane promessa alla Red Bull e in classifica piloti porta il vantaggio su Hamilton a 8 punti. La lotta per il titolo Mondiale è sempre più serrata. La stessa Ferrari, grazie al terzo posto di Kimi Raikkonen, rafforza la leadership nel Mondiale costruttori: +20 sulla Mercedes. Tutto questo al termine di una gara intensa che il tedesco ha ripreso a meno di 30 km dalla bandiera a scacchi quando con una manovra da brivido ha scavalcato Bottas alla staccata della Brooksland sfruttando il vantaggio di una gomma più fresca.
La gara di Silverstone. Seb ha condotto questo GP di Gran Bretagna sin dal via, avvantaggiato dalla non brillante partenza di Hamilton mandato poi in testa coda da Raikkonen e di conseguenza punito con 10 secondi di penalità. Una gara riaperta dalla duplice Safety Car apparsa in pista per l’incidente di Ericsson tra Abbey e Farm al 36° giro e la rovinosa collisione tra Grosjean e Sainz alla ripartenza due tornate più tardi. In quel momento la Mercedes ha giocato d’azzardo con la strategia, lasciando sia il finlandese sino a quel momento secondo, e Hamilton che aveva rimontato fino alla quinta piazza, in pista con le gomme medie già consumate. Un azzardo che ha costretto le due Frecce d’Argento sulla difesa: Bottas ha resistito a Vettel sin che ha potuto, ovvero al giro 46, poi è entrato in crisi ed è stato passato anche da Hamilton e Raikkonen che non è riuscito mai ad impensierire l’inglese. Era dal 2013 che la Mercedes non perdeva Silverstone: quest’anno il vento pare davvero cambiato.
Scintille Mercedes-Ferrari. “Se veramente ha detto una cosa del genere, dovrebbe vergognarsi”, Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, risponde a muso duro alla Mercedes. Il suo omologo di Stoccarda Toto Wolff, riportando le parole dell’ex direttore tecnico del Cavalllino James Allison, avrebbe parlato di “volontarietà” o “incompetenza” commentando il nuovo incidente alla partenza, stavolta fra Raikkonen e Hamilton, che ha penalizzato il suo pilota. Arrivabene rincara la dose: “Allison ha lavorato molti anni a Maranello e due lire da Maranello le ha portate via. Bisogna essere eleganti e saper perdere. Se vogliono insegnarci a essere dei gentleman, cominci lui per primo. Mi ha dato fastidio, incompetente a chi? Chi è lui per giudicare un pilota? Che vada a guardarsi le telemetrie: Hamilton è partito male e Raikkonen se l’è ritrovato addosso e c’è stato quel contatto. Se ha scherzato ci ridiamo sopra, altrimenti vale quello che ho detto”. Toto Wolff intervistato da Sky ha corretto il tiro spiegando che la sua era una battuta anche se, ha ammesso: “E’ stancante quando succedono queste cose, è la seconda volta in tre gare che quelli della Ferrari rovinano la gara a pilota e squadra (riferimento anche al contatto fra Vettel e Bottas in Francia ndr). Sono stati incidenti di gara, ma per due volte ci abbiamo rimesso noi, è seccante. In ogni caso di deliberato non c’era sicuramente nulla”. Prepariamoci: con la Ferrari tornata finalmente competitiva, vivremo certi siparietti polemici anche nei prossimi Gran Premi. La Mercedes domina da anni la Formula 1 e non è più abituata a lottare contro avversari di livello. Nun ce vonno stà, dicono a Roma.
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