di MARIO MEDORI/ Niente da fare, Vincenzo Nibali è costretto a ritirarsi dal Tour de France. Gli esami effettuati all’ospedale di Grenoble hanno confermato la prima diagnosi: frattura composta di una vertebra, la decima, con conseguenti difficoltà respiratorie. Impossibile andare avanti. Lo “Squalo” ha twittato in serata salutando i suoi tifosi: “Purtroppo l’esito del referto medico non è buono, mi è stata confermata la frattura alla vertebra, domani tornerò a casa per un periodo di recupero”.
Il fattaccio. Nibali è stato buttato a terra a 4 km dal traguardo della dodicesima tappa, quella dell’Alpe d’Huez, una delle più attese della Grande Boucle. Una beffa, perché la caduta si è verificata esattamente nel punto dove iniziava la transennatura. Nel dopo tappa lo stesso Vincenzo ha spiegato di essere stato colpito da una moto della polizia, anche se rivedendo le immagini dell’accaduto la caduta del corridore italiano è stata causata da un tifoso che l’ha inavvertitamente ostacolato con la cinghia della macchina fotografica. Vincenzo ha raggiunto l’ospedale di Grenoble scortato dalla Polizia dopo che i primi esami, eseguiti nella clinica mobile a ridosso della linea d’arrivo, non avevano dato esiti confortanti. Al traguardo, Nibali, giunto a 13” dal vincitore Geraint Thomas, non riusciva a respirare normalmente, primo campanello d’allarme.
Il racconto dello “Squalo dello Stretto”. A caldo, il capitano della Bahrain-Merida ha spiegato: “Bardet aveva una decina di secondi di vantaggio e noi eravamo in mezzo alle moto. In quel punto la strada si stringeva molto, c’erano due moto della polizia, Froome ha accelerato e io che stavo bene l’ho seguito. Di colpo c’è stato un rallentamento e io sono andato giù (dalle immagini dell’elicottero per un attimo si vede la maglia gialla mettere un piede a terra, ndr). Stavo bene, la condizione c’era, ci credevo fortemente. Il primo attacco l’avevo fatto solo per vedere chi stava bene. Peccato. Però sono cose che possono succedere quando c’è tanta gente, tanto pubblico”.
L’esito della 12° tappa. Geraint Thomas si ripete e, dopo il successo di mercoledì 18 luglio, si prende anche la 12esima tappa del Tour de France, come detto con arrivo sull’Alpe d’Huez. Il gallese del Team Sky brucia Tom Dumolin e Romain Bardet allo sprint, consolidando la leadership in classifica generale. Chris Froome si piazza ai piedi del podio. Venerdì 20 luglio si prosegue con la 13esima frazione: da Bourg d’Oisans a Valence, 169,5 km adatti ai velocisti. Purtroppo senza Vincenzo Nibali.
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