La Procura di Roma ha chiesto per il regista Fausto Brizzi l’archiviazione -perchè “il fatto non sussiste” – della accusa di violenza sessuale mossa da tre donne. Due di loro avevano presentato l’esposto in forte ritardo rispetto ai termini previsti dalla legge, ossia quando ormai erano passati molto più di sei mesi dai presunti abusi denunciati, risalenti al 2015 e 2016, mentre nell’unico caso che poteva essere preso in considerazione pare siano stati proprio i suoi messaggi da lei mandati al regista a far cadere l’accusa, tra cui uno in cui la denunciante si doleva con il regista di non avergli fatto una dedica autografa su un libro che le aveva regalato. Un rimprovero che, secondo gli investigatori, è poco compatibile con una denuncia per violenza sessuale. Come questa ragazza, anche le altre due sono state sentite dai pm, che dopo le loro deposizioni hanno disposto approfonditi accertamenti. Ad aprile scorso invece si è tenuto l’interrogatorio di Brizzi, il quale avrebbe fornito una serie di chiarimenti. Va fatto notare che i pm che hanno chiesto l’archiviazione sono entrambe donne: le dottoresse Maria Monteleone e Francesca Passaniti, dei messaggi scambiati con il regista.
Adesso sarà il gip a decidere se accogliere la richiesta delle due magistrate inquirenti, le quali fanno notare che neanche nel caso delle due denunce depositate fuori tempo massimo sono emersi riscontri tali da confermare le accuse.
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