Anche Putin ha deciso di sospendere i collegamenti aerei con l’Egitto finché non saranno chiare le cause del disastro dell’A321 sui cieli del Sinai, perché appare sempre più plausibile l’ipotesi che a farlo esplodere sia stato un ordigno caricato a bordo dai terroristi dell’Isis. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass. Intanto sono state rafforzate ulteriormente le misure di sicurezza all’aeroporto di Sharm el Sheikh dopo lo schianto dell’aereo russo sabato scorso nel Sinai. Lo riferiscono all’ANSA fonti della sicurezza precisando che “ai passeggeri oltre ai normali controlli viene anche richiesto di togliersi le scarpe, una procedura che normalmente non viene effettuata”. E migliaia di turisti di vari paesi (anche 280 italiani) sono in aeroporto in stesa di poter lasciare l’Egitto.
Gli inquirenti britannici che indagano sul disastro aereo nei cieli del Sinai ritengono che l’Airbus russo sia esploso a causa di una bomba che si trovava nella stiva del velivolo: lo scrive la Bbc online. Gli inquirenti, prosegue la Bbc online, sospettano che qualcuno che aveva accesso alla stiva dell’aereo abbia piazzato l’ordigno esplosivo sopra o all’interno di un bagaglio proprio prima del decollo del velivolo. I funzionari britannici, comunque, non hanno ancora escluso del tutto la possibilità di un guasto, ma questa appare sempre più improbabile. Il governo ha ricevuto mercoledì scorso nuove informazioni di intelligence e il centro per le analisi dell’antiterrorismo valuta da giorni le possibili cause del disastro.
Easy jet, volo per Malpensa annullato – “Il piano di recupero dei passeggeri italiani previsto per questa sera non è più attuabile, contrariamente a quanto precedentemente annunciato, e il volo da Sharm el Sheikh a Milano Malpensa non sarà più operato”. Lo rende noto la compagnia Easy jet. Con il volo sarebbero dovuti rientrare i 154 passeggeri bloccati a Sharm el Sheikh. L’aereo, a quanto si apprende, era già pronto per il decollo in serata dall’aeroporto di Malpensa. Il suo rientro nello scalo lombardo era previsto alle 3,45 di domani. “Nonostante gli sforzi che easyJet sta portando avanti con le autorità britanniche, italiane ed egiziane, il piano di recupero dei passeggeri italiani previsto per questa sera non è più attuabile – precisa la compagnia – Malgrado questo problema sia al di fuori del nostro controllo, ci scusiamo con i nostri passeggeri per il disagio. Tutti i clienti riceveranno assistenza in loco, ospitalità in hotel e continueremo a tenerli informati”.
Mosca, ipotesi bomba è solo supposizione – La “possibilita’ di una bomba a bordo dell’aereo precipitato nel Sinai” ipotizzata da Barack Obama e dalla Gran Bretagna “e’ solo una delle supposizioni”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ribadendo che “si sta conducendo un’inchiesta durante la quale non si esclude a priori nessuna ipotesi”.
Scatola nera non fa luce sulla causa del disastro – I dati presenti sulla scatola nera che registra i parametri di volo non aiutano a stabilire le cause del disastro aereo sui cieli del Sinai. Lo riferiscono fonti vicine alle indagini citate dal Kommersant. Secondo le fonti, stando alle registrazioni, “tutti i sistemi funzionavano regolarmente” e l’aereo “dopo il decollo ha quasi raggiunto l’altezza prestabilita, dopo è avvenuto un evento dopo il quale la registrazione di tutti i parametri si è fermata in un attimo”.
Cremlino, Charlie Hebdo è ‘sacrilego’ – Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin ha definito un “sacrilegio” vignette che compaiono oggi sulla rivista satirica francese ‘Charlie Hebdo’ a proposito del disastro aereo nel Sinai. Le vignette “non hanno a che fare né con la democrazia” né con la libertà “di espressione”, ha detto il portavoce, Dmitri Peskov, citato da Interfax. Il portavoce del Cremlino ha poi definito ‘Charlie Hebdo’ “una testata assai controversa” e ha aggiunto che “molti non la accettano e si sentono offesi dalle sue pubblicazioni”. “Un giornale come questo – ha proseguito Peskov – probabilmente sarebbe assolutamente inappropriato nel nostro sistema sociale, nel nostro paese multinazionale e multiconfessionale”. Il portavoce di Putin ha infine dichiarato di aver “cercato assieme ai colleghi” delle vignette sui redattori di ‘Charlie Hebdo’ “uccisi dai terroristi” ma di non essere riuscito a trovarle: “se sono state pubblicate – ha affermato – anche questo è un sacrilegio”.
Ministro Egitto, solo 8 voli da Easyjet – Non stop totale, ma limitazione dei voli di Easy jet. Così le autorità egiziane hanno precisato la sospensione dei piani di rientro dei turisti britannici, chiarendo che si tratta di una limitazione. Il ministro dell’Aviazione civile egiziano Hossam Kamal ha detto che le autorità egiziane hanno chiesto a Easyjet di “organizzare per oggi 8 voli al posto dei 18 richiesti.
Ministero Egitto, da Sharm oggi 74 voli – Il ministro dell’Aviazione civile egiziano Hossam Kamal ha reso noto che “oggi i voli dallo scalo di Sharm procedono regolarmente, parallelamente alle misure di sicurezza”. Il ministro ha precisato che oggi sono previsti “74 voli di cui 29 di compagnie britanniche per riportare in patria i turisti”. Tra i 74 si contano anche “27 voli russi e 3 italiani”. Il direttore dello scalo di Sharm, Abdel Wahab Ali ha affermato che “una delegazione britannica ha ispezionato l’aeroporto e visionato le misure di sicurezza”.
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