Asia Argento, tra le più note attiviste del movimento #MeToo contro le molestie sessuali, si sarebbe recentemente accordata per risarcire un giovane attore che la denunciò per averlo aggredito sessualmente quando lui aveva 17 anni. Lo riporta il New York Times. L’attrice, 42 anni, avrebbe pagato 380mila euro per fermare l’azione legale che voleva intentare Jimmy Bennett, ora 22enne, poco dopo aver detto a ottobre che il magnate del cinema Harvey Weinstein l’aveva stuprata. Argento e Bennett hanno recitato in un film del 2004 dal titolo ‘Ingannevole è il cuore più di ogni cosa‘, in cui l’attrice interpretava la madre prostituta del giovane attore. Bennett afferma di aver fatto sesso con Argento in un albergo della California nel 2013. L’avviso di azione legale afferma che la cosa traumatizzò Bennett e danneggiò la sua carriera. Il giornale ha riferito di aver ricevuto documenti giudiziari che includevano un selfie di Argento e Bennett a letto.
Mentre pubblicamente aiutava Asia Argento nel suo ruolo di eroina del movimento #MeToo, il suo ex compagno, Anthony Bourdain (poi morto suicida) le dava sostegno nel “gestire” le minacce di azione legale pervenute da Jimmy Bennett, l’ex attore-bambino che affermava di esser stato aggredito sessualmente cinque anni fa in un hotel californiano dall’attrice e regista italiana quando lui era ancora minorenne.
Secondo la ricostruzione del New York Times, dopo aver letto lo scorso ottobre sul New Yorker le accuse di Asia a Harvey Weinstein, Bennett inviò la minaccia di azione legale al legale di Bourdain, Richard Hofstetter, che all’epoca rappresentava anche la Argento. L’attrice successivamente girò il caso a Carrie Goldberg, una avvocatessa esperta nella difesa di vittime di bullismo online. Hofstetter sta attualmente occupandosi dell’eredità di Bourdain che si è tolto la vita lo scorso giugno in Francia. “Anche se Bourdain aiutò la Argento a gestire la vicenda, né Hofstetter, né la sua agente Kimberly Witherspoon, ora portavoce della moglie separata, Ottavia Brusia, hanno voluto commentare questo articolo”, scrive il Times.
Rose McGowan prende le distanze da Asia Argento. L’attrice e attivista del movimento #MeToo si è detta devastata dalla notizia che la collega avrebbe pagato 380 mila dollari per mettere a tacere un giovane attore che voleva denunciarla per molestie sessuali commesse quando lui non aveva ancora 18 anni. “Ho il cuore spezzato e continuerò a battermi per difendere le vittime delle molestie”, ha detto Rose, precisando di aver conosciuto Asia dieci mesi fa e che “l’unico punto in comune tra noi era di esser state aggredite da Harvey Weinstein”.
La McGowan è finita nel dicembre 2017 sulla copertina della Persona dell’anno di Time nel gruppo delle donne che “hanno rotto il silenzio”.
Sky invece fa sapere che, qualora le indiscrezioni del New York Times trovassero conferma, Asia Argento verrebbe esclusa dalla giuria di “X Factor”, di cui fa parte.
La smentita di Asia con la strana versione dei fatti
“Nego e respingo” il contenuto dell’articolo pubblicato dal New York Times, secondo il quale Asia Argento avrebbe pagato il giovane attore Jimmy Bennett (con lei nella foto) che minacciava di denunciarla per molestie sessuali commesse quando lui non aveva ancora compiuto 18 anni. “Sono profondamente scioccata e colpita leggendo notizie che sono assolutamente false. Non ho mai avuto alcuna relazione sessuale con Bennett”, aggiunge l’attrice in una nota nella quale parla esplicitamente di “una persecuzione”. “Non ho altra scelta che oppormi a tutte le falsità e proteggermi in ogni modo”, conclude.
L’attrice, 42 anni, avrebbe pagato – secondo il Nyt – 380mila euro per fermare l’azione legale che voleva intentare Jimmy Bennett, proprio poco dopo aver detto lo scorso ottobre che il magnate del cinema Harvey Weinstein l’aveva stuprata.
In un Sms che – secondo il NYT – avrebbe indirizzato al suo ex compagno Anthony Bourdain (morto suicida recentemente) Asia Argento sembra contraddire l’affermazione di non avere mai fatto sesso con il giovane attore: “Ero gelata. Lui era sopra di me. Poi mi ha detto che ero stata la sua fantasia sessuale da quando aveva 12 anni”, avrebbe scritto l’attrice. Negli sms Bourdain e la Argento parlano di Bennett come di un “asino” e Anthony scrive che il pagamento “non è l’ammissione di niente, nessun tentativo di comprare il silenzio, semplicemente un’offerta per aiutare un’anima torturata che cerca disperatamente di spillarti denaro”.
Argento e Bennett hanno recitato in un film del 2004 dal titolo ‘Ingannevole è il cuore più di ogni cosa‘, in cui l’attrice interpretava la madre prostituta del giovane attore. Bennett afferma di aver fatto sesso con l’Argento in un albergo della California nel 2013.
Le indagini sono in corso: secondo quanto riferito dalle autorità nessuna denuncia alla polizia era stata presentata allora e gli investigatori si apprestano a contattare Bennett, ora 22enne.
“Quello che mi ha legata e Bennett – dice Asia Argento in una sua nota diffusa dall’avvocato Proni – per alcuni anni è stato solo un sentimento di amicizia terminata quando, dopo la mia esposizione nella nota vicenda Winstein, Bennett (che versava in gravi difficoltà economiche e che aveva precedentemente assunto iniziative giudiziarie anche nei confronti dei suoi stessi genitori rivolgendo loro richieste milionarie) inopinatamente mi rivolse una esorbitante richiesta economica. Bennett sapeva che il mio compagno, Anthony Bourdain, era percepito quale uomo di grande ricchezza e che aveva la propria reputazione da proteggere in quanto personaggio molto amato dal pubblico”.
“Anthony insistette che la questione venisse gestita privatamente – aggiunge Asia Argento – e ciò corrispondeva anche la desiderio di Bennett. Anthony temeva la possibile pubblicità negativa che tale persona, che considerava pericolosa, potesse portarci. Decidemmo di gestire la richiesta di aiuto di Bennett in maniera compassionevole e venirgli incontro. Anthony – prosegue l’attrice – si impegnò personalmente ad aiutare Bennett economicamente. A condizione di non subire più intrusioni nella nostra vita”. Asia Argento conclude la nota con queste parole: “Dunque, questo è l’ennesimo sviluppo di una vicenda per me triste che mi perseguita da tempo e che a questo punto non posso che contrastare assumendo nel prossimo futuro tutte le iniziative a mia tutela elle sedi competenti”.
Attraverso il suo legale, Harvey Weinstein non ha aspettato molto a reagire alle notizie del New York Times che trasformano la sua accusatrice Asia Argento in accusata di molestie sessuali: “Il livello di ipocrisia dimostrato da questo sviluppo è più che sbalorditivo”, ha detto l’avvocato dell’ex boss di Miramax, Ben Brafman. “Immagino che nessuna forza di polizia e nessun mezzo di informazione legittimo la prenderà più sul serio”, ha aggiunto Brafman. Weinstein nega di aver aggredito Asia Argento. L’attrice italiana sostiene invece che il produttore l’ha stuprata al festival di Cannes nel 1997 quando aveva 21 anni.
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