Denis Verdini, l’ex senatore di Forza Italia epoi di Ala, che sostenne il governo Renzi (con lui nella foto), è stato condannato dal Tribunale di Firenze per bancarotta fraudolenta della Società Toscana di edizioni (Ste) a 5 anni e mezzo (due e mezzo in più di quanti ne aveva chiesto il pubblico ministero). Il tribunale ha condannato a 5 anni anche l’ex deputato di Forza Italia Massimo Parisi. Per entrambi, i giudici hanno anche deciso l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. A tre anni ciascuno sono stati condannati gli altri 3 imputati nel processo, tutti amministratori della Ste, che pubblicava ‘Il Giornale della Toscana‘. Il pm Luca Turco aveva chiesto 3 anni per Verdini e 2 anni per Parisi.
Il pm aveva sostenuto che Verdini “era il dominus di questo gruppo di fatto assumendo tutte le decisioni strategiche con il consenso dell’intero consiglio di amministrazione” della Ste, che, secondo il pm, “è stata costituita per un fine nobile: arricchire il pluralismo dell’informazione locale”, ma “la storia è stata diversa” e “ha visto arricchirsi due persone, Verdini e Parisi”.
Secondo l’accusa, la Ste, già in perdita, sarebbe stata svuotata di 2,6 milioni di euro, con un’operazione che non avrebbe avuto ragione economica. Somma che, stando alle indagini della Guardia di finanza, sarebbe finita su conti correnti di Verdini e di Parisi. Secondo la difesa dell’ex senatore, quel depauperamento avvenne 10 anni prima del fallimento della Ste e comunque sarebbe stato seguito da un atto riparatorio dello stesso ex senatore con cui sarebbero stati compensati i debiti. L’ex senatore aveva invece sostenuto un’altra versione dei fatti, addirittura opposta: “Al giornale ho solo dato, ho versato soldi, dall’inizio alla fine per tenerlo in vita. Dispiace che alla fine sia arrivato comunque al fallimento nonostante lo sforzo”.
Lo scorso luglio Verdini era stato già condannato in appello a 6 anni e 10 mesi di carcere per il crac della Banca di Credito Cooperativo Fiorentino.
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