di FABIO CAMILLACCI/ Il Motomondiale scopre per la prima volta il circuito di Buriram per il primo storico Gran Premio della Thailandia. Nelle qualifiche, pole di Marc Marquez: 1.30.088, il tempo del centauro spagnolo della Honda, campione del mondo in carica e leader della classifica piloti 2018. Fin qui, niente di nuovo dunque. La vera notizia del giorno è una ritrovata Yamaha M1 che consente a Valentino Rossi di piazzarsi alle spalle del “Marcziano” staccato di soli 11 millesimi. Completa la prima fila la Ducati di Andrea Dovizioso; 4° Vinales, 5° Crutchlow, 6° Iannone. Mentre l’altro ducatista Lorenzo rinuncia alla gara dopo la caduta nelle Libere 2.
Il Dottore finalmente sorride e fa un paragone calcistico. Al termine delle prove ufficiali per la definizione della griglia di partenza, Valentino Rossi ai microfoni di Sky Sport dice che la Yamaha è pazza come l’Inter, sua squadra del cuore: “Lo dicevo che la Yamaha è come l’Inter, da tifoso interista lo so bene. Fortuna che oggi siamo come l’Inter degli ultimi tempi, giochiamo bene. Se abbiamo preso tre croati nel team? Abbiamo preso tre ingegneri croati per migliorare l’elettronica”. Per il Dottore questa è la quarta prima fila stagionale dopo la pole del Mugello, la terza casella di Assen e la piazza d’onore di Brno. Merito di un importante passo in avanti in termini di accelerazione oltre a un migliore feeling delle gomme con l’asfalto: “Sono molto contento perché già ieri abbiamo sofferto meno di quello che ci aspettavamo, però oggi abbiamo fatto un bello step, con il team abbiamo azzeccato le scelte giuste, la moto è migliorata e sono molto contento anche del passo che avevo nelle Fp4. Peccato aver perso la pole, ma avrei firmato per essere qui. Speriamo domani di essere veloci e di riuscire a lottare per il podio”.
Sarà la volta buona per ritrovare il successo? La Yamaha e Valentino non vincono un Gran Premio da molto tempo e in vista della gara, il centauro di Tavullia commenta: “Sono molto contento perché arriviamo da un periodo difficilissimo e da molte gare in cui abbiamo sofferto. L’apice è stato Aragon, dove partivo addirittura 18°. Da ieri mi sono subito trovato bene, mi aspettavo un weekend più difficile, come l’Austria, e poi, quando si parte bene, è più facile fare le scelte giuste con il team ma le abbiamo fatte. Abbiamo bisogno di un aiuto dal Giappone perché siamo in ritardo. Ci sono tante aree dove la moto spesso dà dei problemi ed è da tanto che non vinciamo, quest’anno poi non abbiamo mai vinto. Io sto facendo di tutto e sto spingendo veramente tanto, spero che facciano uno sforzo perché i prossimi due anni saranno importanti e mi piacerebbe essere competitivo. Che gara sarà quella di domani? Secondo me i più forti sono in prima fila: io, Marquez e Dovizioso. Poi c’è anche il mio compagno di squadra Vinales che va forte e ci sono le Suzuki, quindi bisognerà vedere. Non so che gara sarà ma farò di tutto per essere lì e cercare di lottare. Sarà una gara di attesa, anche perché chi ne avrà di più spingerà fino alla fine”. Dopo 23 gare a digiuno di vittorie, Valentino Rossi e la Yamaha sognano di tornare sul gradino più alto del podio proprio nel primo GP della Thailandia.
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