E’ morto Mario Cervi, settant’anni di grande giornalismo

Si è spento all’età di 94 anni Mario Cervi, 70 anni di giornalismo, da cronista del Corriere della sera nel 1945 ad inviato speciale, fino a quando, nel 1974, su unì ad Indro Montanelli nell’impresa di dar vita al Giornale e lo seguì poi nella successiva avventura editoriale, quando Montanelli, dopo la rottura con Berlusconi, fondò la Voce. Testimone di avvenimenti storici come la crisi di Suez nel 1956, il golpe dei colonnelli in Grecia nel 1967,  l’uccisione di Salvador Allende in Cile nel 1973, tornò al Giornale, divenendone direttore dopo l’abbandono di Vittorio Feltri. Attualmente curava la rubrica delle lettere dei lettori. Cervi è stato autore di un gran numero di libri: il primo, del ’62, L’aviatore, l’ultimo, del 2007, Sprecopoli, scritto con Nicola Porro. Durante la seconda Seconda guerra mondiale  era stato ufficiale di fanteria in Grecia,  dove, dopo l’8 settembre del ’43, era stato fatto prigioniero dai tedeschi.

 

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