Confermate in Appello condanne per più di 50 anni di carcere al clan Spada di Ostia. Violenta reazione

Confermate in Appello le condanne per più di 50 anni di carcere col riconoscimento dell’aggravante del metodo mafioso per alcuni esponenti del clan Spada di Ostia. I sette esponenti del clan erano imputati per la vicenda del racket delle case popolari. Le accuse contestate vanno dalle minacce alla violenza, agli sfratti forzosi da alloggi popolari e a una gambizzazione.

I giudici, dopo una camera di consiglio durata più di tre ore, hanno confermato le condanne emesse in primo grado nell’ottobre del 2017: Massimiliano Spada 13 anni e 8 mesi di carcere, Ottavio Spada 5 anni, Davide Cirillo 6 anni e 4 mesi, Mirko Miserino 6 anni e 4 mesi, Maria Dora Spada 7 anni e 4 mesi, Massimo Massimiani 11 anni e Manuel Granato 6 anni e mezzo.
Nel processo d’Appello oltre a Comune, Regione, e ad associazioni tra cui Libera e Sos impresa, erano parte civile anche la collaboratrice di giustizia Tamara Ianni insieme al marito Michael Cardoni.
  Alla lettura della sentenza si sono udite urla minacciose in aula e uno degli imputati ha urlato “buffoni, quando esco spacco tutto” mentre qualcuno dal pubblico ha gridato “vergogna”.

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