Un piccolo miracolo. ”Oltre mezzo milione di Pandoro venduti”. Denis Moro, l’amministratore delegato che ha guidato la ripresa della produzione della Melegatti, brinda al successo insperato, con lo stabilimento ripartito da poco più di un mese dopo il periodo buio della chiusura e con la presenza dei prodotti sugli scaffali già per questo Natale. ”C’è stato un clima bellissimo in tutta l’azienda – dice all’Adnkronos – e questo è stato possibile grazie alla vecchia squadra e all’innesto mirato di alcuni profili che stanno portando innovazione”.
Moro interviene anche sull’affermazione della ministra della Salute, Giulia Grillo, che ha definito il pandoro un dolce “senz’anima”, (definizione poi parzialmente corretta con un ”pandoro o panettone purché sia sempre made in Italy”). ”Il pandoro – dice Moro – nasce 124 anni fa con noi e ha un’identità molto importante, quella di Melegatti. Noi facciamo industria e dalla politica siamo distanti e facciamo fatica a fare commenti. Sicuramente il pandoro, così come il panettone e la colomba, sono prodotti che contraddistinguono tutti i grandi brand. E tutti i grandi brand hanno un’anima. Quindi, quello che posso assicurare è che Melegatti, come tutti i grandi brand italiani, ha un’anima e un’identità”.
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