Il giorno della speranza si è trasformato nel giorno del lutto per i genitori del piccolo Julen. I soccorritori l’hanno raggiunto all’1.25 della scorsa notte in fondo a quel pozzo nelle campagne di Totalan, vicino a Malaga, dove hanno scavato affannosamente per 13 giorni e 13 notti nel tentativo di salvare quel bambino di appena due anni. Ma era morto. Come accadde quarant’anni fa a Roma al piccolo Alfredino Rampi (foto a lato), il cui grido disperato ancora echeggia nella testa di quanti ne vissero la straziante agonia, alla quale assistente impotente anche il presidente della Repubblica Sandro Pertini.
“Disgraziatamente…nonostante tanti sforzi da parte di tanta gente, non è stato possibile… #RIPJulen“, ha twittato la Guardia Civil, rivolgendo ai familiari “le più sincere condoglianze”.
Appresa la notizia, il padre del piccolo ha avuto un malore ed è stato soccorso dal personale di un’ambulanza presente all’uscita del pozzo. È certo invece che gli enormi sforzi messi in atto per salvare il bimbo sono stati vani e che in queste ore si sta ora lavorando per estrarre il cadavere dal pozzo.
La notizia del ritrovamento è stata twittata anche dal ministero dell’Interno spagnolo: “Dopo giorni di intense ricerche e lavoro instancabile, il corpo del piccolo Julen è stato trovato senza vita nel pozzo di Totalan”. Il ministero ha espresso condoglianze alla famiglia e il suo “riconoscimento allo sforzo della Guardia Civil, dei minatori e di tutta la squadra di emergenza”.
Il corpo senza vita di Julen è stato trovato a 70 metri sotto terra. Un agente della Guardia Civil – riferisce El Pais – è stato l’ultimo ad unirsi ai soccorsi dopo che gli uomini della Brigada de Salvamento Minero hanno aperto una galleria di accesso da un pozzo ausiliare. L’ultimo tratto è stato particolarmente duro, per la presenza di grosse rocce, che alla fine sono state fatte saltare con delle piccole cariche esplosive.
Un minuto di silenzio in memoria di Julen oggi davanti al municipio di Malaga, dove ci saranno tre giorni di lutto dal sindaco, Francisco de La Torre. Vicino al pozzo sono stati ritrovati il sacchetto dei dolci che il bimbo aveva in mano ed un ciuffetto di capelli. Di Julen non era stato registrato alcun segnale di vita, ma questo non ha impedito ai soccorritori una corsa contro il tempo per cercare di salvarlo.
Ora si attende l’esito dell’inchiesta della Guardia Civil per appurare come il bambino di due anni abbia potuto cadere nel pozzo profondo 107 metri, ma con un diametro di appena 25-30 centimetri, che era stato scavato illegalmente.
I suoi genitori, José Roselló e Victoria García – che vivono nel quartiere di El Palo, a Malaga, ai piedi della montagna dove si trova Totalan – nel 2017 avevano perso un altro figlio di tre anni, Oliver: si era accasciato privo di vita mentre passeggiava sulla spiaggia con i genitori.
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