di FABIO CAMILLACCI/ Il grande giorno è arrivato, un giorno molto atteso dal “Popolo giallo” e da tutti i fan del numero 46 più famoso del mondo. Valentino Rossi festeggia i suoi primi 40 anni. Solo pochi campioni sanno andare oltre i record, che pure nel caso del Dottore sono tanti. “Il Folletto di Tavullia” per esempio, è l’unico centauro nella storia del Motomondiale capace di vincere il titolo iridato in quattro classi differenti: 125, 250, 500 e MotoGP. Tutto questo e tanto altro è Valentino Rossi, uno dei campioni più forti e carismatici di tutti i tempi. Per l’Italia e per il mondo intero. Unico, indistruttibile, immortale. Ancora oggi lui, nato il 16 febbraio del 1979, fa la differenza in pista rispetto a ragazzi che hanno la metà dei suoi anni. La fantasia, la capacità di trovare soluzioni insolite ed imprevedibili, di aprire nuove strade, sono i suoi principali marchi di fabbrica. Mike Haywood e Kenny Roberts, forse erano piloti più forti di lui, ma, il Dottore per una serie di motivi svetta anche sopra certi mostri sacri del motociclismo mondiale (nella foto a sinistra e in home page: alcune delle esultanze più stravaganti di Valentino Rossi).
Valentino è un unicum: simpatico, intelligente, furbo, spietato. Il centauro pesarese ha tanto di papà Graziano, anche lui pilota di moto; lui che l’ha subito fatto vivere in simbiosi con i motori. Allo stesso tempo però, nonostante l’enorme successo e la grande popolarità,Vale è rimasto ancorato alla piccola realtà in provincia di Pesaro e Urbino, ricreando con l’Academy l’evoluzione della Cava, cioè la palestra dei primi passi in moto, ormai troppo rischiosa per le sue evoluzioni. A 40 anni è ancora giovanissimo anche perchè ha tratto e trae linfa vitale dai suoi allievi: da Bagnaia a Morbidelli. Una sola ossessione: quel decimo Mondiale che meriterebbe come premio a una carriera straordinaria.
Numero 46 a vita. Rossi non ha mai voluto rinunciare a questo numero, quello di suo padre e di un pilota giapponese di cui era appassionato. E’ rimasto “il 46” anche quando è stato il numero 1 del mondo; quel 46 col quale ha siglato la sua iniziativa manageriale, la scuderia Sky Racing Team VR46. Un numero che lo accompagnerà in sella a una moto fino ai fatidici 46 anni? E’ l’auspicio di tutti gli amanti di questo sport. E col numero 46 Valentino Rossi sogna di trionfare ancora una volta e centrare il tanto agognato “Decimo”, battendo il “Marcziano” Marquez, suo erede designato.
Un campione inimitabile. In tanti anni di carriera, per Valentino Rossi mai una ragazzata, mai un eccesso. Unico anche il suo proverbiale eloquio davanti a microfoni, taccuini e telecamere; il suo fantastico sorrisetto sornione che spazza qualsiasi rimbrotto. E ancora: la prontezza di riflessi con gli avversari, in pista e fuori, con quel tocco magico del fuoriclasse capace di rendere possibili anche le imprese impossibili. Tutto questo perché, in effetti, pur con l’oculatezza negli affari, Valentino è rimasto Peter Pan. Insomma, 40 anni e non sentirli. Tanti auguri di buon compleanno Dottore.
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