Progetto per un museo virtuale di Spinaceto, quartiere antico e moderno di Roma

SpinacetoE’ stata presentata ieri a Roma, nella Biblioteca “Pier Paolo Pasolini” in Viale dei Caduti per la Resistenza, l’iniziativa “1966-2016 Spinaceto: niente male, anzi molto meglio. Realizziamo insieme il museo virtuale del territorio!”  E’ stata l’occasione per il lancio di un ambizioso progetto, nato da un’idea dei docenti e dei genitori dell’Istituto comprensivo Frignani e sostenuto con entusiasmo dalla Consulta della Cultura del IX Municipio, per aprire la scuola al territorio e farla diventare un polo di interesse culturale.

L’occasione è stata la commemorazione del 50° anniversario della fondazione del quartiere romano di Spinaceto e l’obiettivo è quello di sensibilizzare gli alunni al senso della cittadinanza, facendo loro scoprire come il territorio abbia un valore monumentale dal punto di vista geologico, urbanistico, sociale e ambientale. Spinaceto, infatti, rappresenta il primo e più grande esperimento realizzato in Italia (e forse al mondo) di edilizia pubblica residenziale inserito nel programma nazionale passato alla storia come “zona 167”.

In questo quartiere capitolino antico e moderno si toccano e si rincorrono, creando un unicum urbanistico, apprezzato da architetti e urban designer di tutto il mondo: “Spinaceto d’altronde – spiega Giovanni De Caterini, geologo e responsabile dell’associazione “Outback” – è un riuscito esempio di città moderna e, al contempo, un museo geologico e mineralogico a cielo aperto, dove la campagna romana preserva ancora intatta la natura e le testimonianza storico-archeologiche a partire dal Paleolitico”.

Insomma, un modello armonioso di integrazione ambientale, urbanistica, sociale e culturale, che va tutelato. Da qui la proposta di una “Spinaceto, niente male anzi molto meglio” e della creazione di un Museo virtuale del territorio che valorizzi, senza confini e con l’aiuto di tutti, le bellezze di un quartiere oggi “Spinacity” e domani, chissà, “Smartcity”.

All’iniziativa collaborano professori universitari, ricercatori, professionisti che sostengono scientificamente, culturalmente e affettuosamente (in quanto residenti nella zona o genitori degli alunni delle scuole), l’iniziativa in rappresentanza del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre e il Laboratorio Gis, Gps e Cartografia Informatica  del Dipartimento di Scienze, l’Ordine dei Geologi del Lazio, il Servizio Geologico d’Italia dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, la Società Geologica italiana, la Protezione Civile, Legambiente IX Municipio, l’Unione Romana Ingegneri e Architetti, la Consulta Nazionale dell’Ingegneria e dell’Architettura, l’Organizzazione Europea Volontari Protezione Civile IX Municipio, le associazioni Vivere in.., Urban Design Rome e Outback.

All’iniziativa presenti pure rappresentanti istituzionali del IX Municipio: l’assessore alla Scuola, Luisa Laurelli, l’assessore alla Cultura, Laura Crivellaro e il presidente della Commissione Elette e Pari opportunità, Paola Vaccari.

Dopo i saluti della “padrona di casa”  Luisa Ledda, del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Frignani,  Serenella Presutti, della rappresentante di Legambiente IX Municipio,  Lorella Montano, di rappresentanti dei genitori e del mondo scolastico di Spinaceto, si è passati agli interventi tecnici.

I relatori, ciascuno secondo le proprie competenze, hanno confidato alla platea di cittadini e curiosi aneddoti, storie ed evoluzione storica di Spinaceto, snocciolando soluzioni tese alla necessaria valorizzazione del quartiere capitolino.  Barbara Riccardi, docente del plesso Avolio, Alessia Radiciotti, docente del plesso Nistri e Giovanni De Caterini hanno approfondito i capisaldi del progetto “Museo di Spinaceto”, mentre Filippo Della Cananea, architetto di Urban Design Rome, ha rimarcato come Spinaceto sia modello apprezzato e riuscito di Urban design.

A seguire l’intervento sull’evoluzione geologica di Spinaceto da parte della vicepresidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Marina Fabbri, che ha affermato: “Sono onorata di essere qui, sia come cittadina, visto che risiedo da tanti anni nel quartiere, sia come vicepresidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, da sempre attento alla sensibilizzazione sulla conoscenza del territorio. Solo se si è consapevoli del territorio che quotidianamente si vive si è in grado di tutelarlo e valorizzarlo”.

Interessanti, inoltre, gli interventi di Luca Solero, professore del Dipartimento di Ingegneria Università Roma Tre, di Alessandro Cecili, direttore del Lab Gis Dipartimento Scienze Università Roma Tre, – che ha evidenziato il concetto di “Museo Virtuale” nell’era di internet –  e del geologo Pantaloni del Servizio geologico d’Italia-Ispra, che ha parlato del “progresso nella conoscenza del territorio attraverso la cartografia geologica”.

Ha concluso gli interventi la Cettina Quattrocchi, vicepresidente della Consulta della Cultura IX Municipio, la quale ha ricordato che l’evento di giovedì rappresenta solo il primo step istituzionale di un percorso condiviso e partecipato, che entrerà nel vivo nel 2016 con la realizzazione del Museo virtuale. A gennaio, per approfondire i temi solo accennati, due iniziative dedicate agli abitanti della zona che desiderino saperne di più: il 19 gennaio “Spinaceto-Spinacity-Smartcity: una città moderna, tra l’Agro Romano e l’Urbe, tra passato e futuro”, e il 26 gennaio, “Una splendida ghirlanda naturale: geologia, natura, paesaggio”.

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