Ecco un bell’esempio di “accoglienza” italica. A Catania tre giovani, tra i 19 e i 20 anni, appartenenti alla “Catania bene”, la sera del 21 marzo conoscono all’uscita di un bar una coetanea americana che si trova da 3 mesi in città come ragazza alla pari presso una famiglia, la invitano a bere qualcosa con loro in un paio di locali, poi la convincono a salire in auto col pretesto di accompagnarla a casa e invece si fermano sul lungomare, dove, a turno, la violentano. Uno dopo l’altro avrebbero poi abusato di lei, immortalando la scena. La ragazza avrebbe tentato anche di chiamare il 112, ma uno degli aggressori glielo avrebbe impedito. Perciò solo il giorno successivo si è potuta rivolgere ai carabinieri per denunciare l’accaduto.
Decisivi per la identificazione dei tre sono stati i video: quello girato in allegria dalla ragazza nel bar prima di uscire, e quelli girati poi dai suoi “accompagnatori” per immortalare “l’impresa”. Anzi uno di loro il giorno successivo ha avuto l’ardire di inviargliene con copia con la proposta di rivederla per uscire insieme.
I carabinieri hanno individuato i tre soggetti – il cui fermo è stato convalidato dal Gip – in Roberto Mirabella, di 20 anni, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Spampinato, di 19, che ora sono in carcere in detenzione cautelare.
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