Alla 64° edizione dei David di Donatello, trasmessa ieri sera in diretta tv su Rai1 con la conduzione di Carlo Conti, il film DOGMAN di Matteo Garrone ottiene ben 9 premi: non solo il premio come miglior film, ma anche miglior regia, miglior attore non protagonista (Edoardo Pesce), migliore sceneggiatura originale, miglior fotografia, miglior scenografia, miglior montaggio, miglior trucco e miglior suono.
CAPRI-REVOLUTION di Mario Martone, alla vigilia diretto concorrente del film di Garrone, ottiene solo il David per musica e costumi.
SULLA MIA PELLE di Alessio Cremonini, film coraggioso sulla vicenda di Stefano Cucchi, ottiene invece ben quattro statuette: quella per il regista esordiente, il David Giovani, miglior produttore e il premio miglior attore protagonista andato ad Alessandro Borghi (e consegnato da Uma Thurman (foto a destra, di Claudio Peri).
A LORO di Paolo Sorrentino (assente in sala) va invece il premio alla miglior attrice protagonista, Elena Sofia Ricci che nel film vestiva i panni di Veronica Lario e, infine, il David al miglior acconciatore.
Miglior documentario poi SANTIAGO ITALIA di Nanni Moretti.
A CHIAMAMI COL TUO NOME di Luca Guadagnino, infine, il premio alla canzone “Mistery of Love” di Sufjan STEVENS e quello alla sceneggiatura non originale.
Delusione per le due donne in corsa per la regia e miglior film, ovvero Alice Roarwacher (LAZZARO FELICE) e Valeria Golino (EUFORIA).
Tra i momenti più belli della serata il riconoscimento (il David for Cinematic Excellence 2019) andato al regista visionario americano Tim Burton. Per lui è standing ovation e consegna dei premio da parte di Roberto Benigni che lo definisce “un italiano come noi”.
E ancora, nel segno della commozione, il duetto tra Andrea Bocelli con il figlio Matteo in “Fall On Me“.
Ma vera star è l’altissima e bella Uma Thurman vestita di nero e pajettes a cui viene consegnato un Premio speciale, lo stesso andato all’introverso e commosso maestro dell’horror Dario Argento che non aveva mai ricevuto un David in quaranta anni di carriera.
A CASA TUTTI BENE di Gabriele Muccino ottiene il premio del pubblico (foto). Il regista lo riceve con ringraziamenti troppo prolungati a cui mette fine una materna Stefania Sandrelli che gli toglie il microfono.
È memorial poi per i grandi attori e regista recentemente scomparsi, da Bernardo Bertolucci a Bruno Ganz, da Ennio Fantastichini a Carlo Vanzina.
(ANSA)
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