Un accordo per la formazione di un governo di unità nazionale in Libia è stato raggiunto nel summit svoltosi a Roma (presenti Usa e Russia): la firma è prevista per mercoledì a Tripoli. ”Si è registrata una convergenza senza precedenti tra i 18 diversi governi che fanno capo ad Unione Europea, Lega Araba e Unione Africana”, ha detto il ministro degli esteri italiano Gentiloni. “Fare ogni sforzo perché l’accordo venga via via rafforzato: questo il compito dei leader libici ma anche della comunità internazionale, che sosterrà il nuovo governo sia attraverso l’Onu sia attraverso il concorso economico”.
“C’è un piano per far tornare un governo a Tripoli entro 40 giorni”, ha dichiarato a sua volta il segretario di Stato Usa, Kerry, al termine del summit . “C’è chi dentro e fuori al Paese lavora per far fallire l’accordo. Chi lo mina pagherà il prezzo”. “L’unica base legittima per un futuro della Libia – ha aggiunto Kerry – è il governo di unità nazionale. Su questo concordano i libici, qui oggi. Non possiamo permettere che vada avanti l’attuale situazione in Libia, perché è pericoloso per tutti. Il vuoto politico lì è stato riempito dagli estremisti”.
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