Un maresciallo dei Carabinieri, Vincenzo Di Gennaro, 47 anni, è stato ucciso in una sparatoria avvenuta questa mattina nella piazza principale di Cagnano Varano, un paese in provincia di Foggia. Subito dopo gli spari è stato arrestato un uomo, un pregiudicato di 67 anni, ritenuto responsabile del delitto. Nella sparatoria è stato ferito, per fortuna non gravemente, anche un altro giovane militare, di 23 anni, che si trovava in auto insieme con il maresciallo Di Gennaro.
Il pregiudicato si sarebbe avvicinato all’auto di servizio dei carabinieri sparando verso i militari. E’ questa, secondo prime indiscrezioni, la dinamica della sparatoria. L’uomo arrestato giorni fa era
stato sottoposto ad una perquisizione per droga. I carabinieri stamani erano intervenuti nella zona dopo la segnalazione di una lite in famiglia.
I colleghi del maresciallo , intervenuti sul posto, hanno coperto l’auto di servizio con una bandiera tricolore (foto).
Il Comando Generale dell’Arma su Fb ha scritto: “Una vita umana vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano (FG), il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare. Lo ha ucciso un uomo con precedenti penali, che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione”.
Un minuto di silenzio è stato chiesto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari. “È un giorno triste – ha detto Conte – perché poco fa nel mio Gargano il maresciallo Di Gennaro è stato ferito in servizio ed è caduto, e un altro carabiniere che era con lui è rimasto ferito”.
“Il più profondo e sentito cordoglio alla famiglia e ai Carabinieri” è stato espresso dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta per il militare morto in servizio a Cagnano Varano: “Il Paese intero è grato all’Arma. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato!”.
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