Papa Francesco ha incontrato e salutato la famiglia rom che nei giorni scorsi è stata al centro di aspre proteste (scatenatesi con inaudita violenza anche contro la sindaca Virginia Raggi) a Roma nel rione di Casal Bruciato per aver ricevuto l’assegnazione di una casa popolare del Comune. L’incontro è avvenuto in privato nella sagrestia della Basilica di San Giovanni in Laterano, prima che il Papa iniziasse, nella navata della Basilica, l’incontro con il clero e i fedeli della diocesi.
“Resistere” è l’invito rivolto dal Papa alla famiglia rom durante l’incontro, durato alcuni minuti. Secondo quanto è stato riferito dai presenti, il Papa ha detto che conosceva la loro storia, avendola letta sui giornali. Li ha incoraggiati a “resistere” e a chiedere alla Chiesa per qualunque necessità. La famiglia ha raccontato la propria storia, spiegando di essere musulmana. Francesco ha poi scherzato con una bambina della famiglia.
Il direttore ‘ad interim’ della Sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti, ha riferito che il Santo Padre ha salutato la famiglia rom “vittima – nei giorni scorsi – di minacce e insulti razzisti” e ha commentato che “con questo gesto, il Papa ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà a questa famiglia e la più netta condanna di ogni forma di odio e violenza”.
In mattinata il Papa aveva incontrato in Vaticano 500 rom e sinti: “Prego per voi, vi sono vicino, e quando leggo sul giornale una cosa brutta, vi dico la verità, soffro”: ha detto il Papa. “Oggi ho letto una cosa brutta sul giornale: questa non è civiltà, l’amore è la civiltà”. “Poi avanti con l’amore – ha aggiunto Francesco a conclusione del suo discorso ‘a braccio’ -. Il Signore vi benedica e pregate per me”.
DUE GIORNATE DI VIOLENTE PROTESTE
(8 maggio) La sindaca Virginia Raggi ha deciso di andare oggi di persona nel rione di Casal Bruciato ad affermare il diritto di una famiglia rom (composta da padre, madre e 12 figli) ad andare ad abitare nella casa che le è stata assegnata dal Comune nel rispetto delle regole e che invece alcuni residenti, aizzati anche da Casapound, vorrebbero impedire che venisse assegnata. La sindaca ha compiuto questo gesto ben consapevole delle reazioni che vi sarebbero state, tanto che è stata scortata da un nutrito numero di agenti. E’ stata accolta da un gruppo di persone presenti sotto la casa popolare che l’hanno investita con insulti e invettive: “Buffona!”, “Non sei la nostra sindaca!”, “Vergognati!”. U a donna le addirittura urlato “Schifosa!”. Erano le stesse persone che ieri avevano inscenato proteste di stampo razzista con frasi agghiaccianti, insulti e minacce rivolte ad una nomade e a sua figlia piccola che stavano rientrando a casa scortate dalla polizia.
Nel pomeriggio si sono state ancora due manifestazioni contrapposte: da un lato CasaPound (contro i nomadi) e dall’altro i Movimenti per la casa.
La sindaca Virginia Raggi comunque è entrata nell’appartamento assegnato all famiglia di nomadi e ne è uscita poco dopo, nuovamente bersagliata dalle proteste dei manifestanti, he si sono abbandonati persino a pesanti insulti sessisti.
“Questa famiglia – ha detto la sindaca – risulta legittima assegnataria di un alloggio. Ha diritto di entrare e la legge si rispetta. Siamo andati a conoscerli e sono terrorizzati. Abbiamo avuto modo di far conoscere questa famiglia ad alcuni condomini. Chi insulta i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza. Non è questa una società in cui si può continuare a vivere”.
“Siamo spaventati, speriamo di resistere”, ha detto il capofamiglia al direttore della Caritas di Roma, don Ambarus, che era assieme alla sindaca. Il quale ha affermato: “Ci hanno detto che speravano iniziasse finalmente una nuova vita per loro dopo 20 anni nei campi. Stanno cercando di capire cosa succederà. Sperano di poter resistere”.
Il vescovo ausiliare di Roma, mons. Giampiero Palmieri, uscendo dalla casa assegnata alla famiglia rom ha detto: “Domani il Papa incontrerà il mondo dei rom, noi li abbiamo invitati la sera quando la chiesa di Roma incontrerà il Papa a San Giovanni. Non sappiamo se verranno, ma sono stati molto onorati dell’invito. Ora però sono molto spaventati”.
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