di ROMANO LUSI – Mentre negli altri paesi europei i risultati delle elezioni sono apparsi già nella prima serata di ieri abbastanza aderenti alla realtà, in Italia il succedersi di exit poll, proiezioni e spoglio reale dei voti ha creato una gran confusione, accresciuta dal moltiplicarsi delle dirette televisive su una gran quantità di canali televisivi, ciascuno attingendo dai propri sondaggisti e intrecciando i propri dati con quelli dei concorrenti. La confusione ha toccato l’acme quando sul televideo sono apparse le tabelle con i dati dello spoglio reale: alle 2 di notte erano fermi appena a 8.000 seggi su oltre 61mila.
Solo all’alba, con la conclusione dello spoglio delle schede, è venuta fuori la realtà. Eccola: LEGA 34,27%, PD 22,73%, MOVIMENTO 5 STELLE 17,07%, FORZA ITALIA 8,78%, FRATELLI D’ITALIA 6,45%, PIU’ EUROPA E ITALIA COMUNE 3,11%, EUROPA VERDE 2,32%, ALTRI 5,27%.
Questa la suddivisione per circoscrizioni.
Al Nord ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria) la Lega prende il 40,63%, il Pd è il secondo partito al 23,47%, il M5S è al 11,19%, Forza Italia è all’8,79%, Fratelli d’Italia al 5,64.
Al Nord est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna) La Lega è al 41,01%, il Pd è al 23,79%, M5S al 10,3%, Fi 5,82%, Fratelli d’Italia al 5,7%.
Nella circoscrizione del Centro Italia (Toscana, Marche, Umbria e Lazio) La Lega con il 33,45% dei consensi è il partito più votato, il secondo partito risulta il Pd con il 26,82%, seguito da M5s al 15,95%, Fratelli d’Italia con il 6,98%, Forza Italia con il 6,25%.
Nella Circoscrizione Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) il M5s è il primo partito con il 29,20% , il secondo partito è la Lega con il 23,34%, seguita da Pd 17,91%, Forza Italia con il 12,25% e Fratelli d’Italia con il 7,57%.
Nella circoscrizione Isole (Sicilia e Sardegna), il M5s è il primo partito con il 29,85%, la Lega è seconda con il 22,42%, seguono il Pd con il 18,48%, Forza Italia con il 14,77%, Fratelli d’Italia con il 7,28%.
I n questa circoscrizione seguono tutti gli altri partiti che non hanno superato la soglia di sbarramento nazionale del 4%: +EUROPA con 39.358 voti (1,94%), La Sinistra con 33.197 voti (1,64%), Europa Verde con 25.872 consensi (1,27%), Partito Comunista con 11.433 voti (0,56%), Popolo della Famiglia con 10.847 consensi (0,53%), Partito Animalista con 9.637 voti (0,47%), Casapound con 5.139 voti (0,25%), Popolari per l’Italia con 4.653 consensi (0,23%), Partito Pirata con 3.530 voti (0,17%) e Forza Nuova con 2.383 voti (0,12%).
A Roma città il primo partito è il Pd con il 30,6%, seguono la Lega al 25,7%, il M5s al 17,5%, Fratelli d’Italia con l’8,7%, Forza Italia al 5,57%, i radicali di +Europa con il 4% esatto, la Sinistra al 2,87, Europa Verde al 2,22. Sotto il punto percentuale sia il Partito comunista che Casapound, che si ferma allo 0,42 nella Capitale.
Naturalmente tutti gli osservatori e le forze politiche aspettano di poter trarre dal responso di questa consultazione elettorale sull’Europa indicazioni per il futuro del governo nazionale. Ma su questo punto il capo della Lega, Matteo Salvini, comunque unico e indiscusso vincitore di queste elezioni, ha tenuto a precisare: “Non chiederò cambiamenti nel governo, non un posto in più di ministro o di sottosegretario, ma il rispetto del contratto di governo soprattutto per i punti che stanno a cuore alla Lega. E sono convinto che Di Maio e i Cinquestelle vi si atterrano, come hanno fatto fino a un mese fa, prima che entrassimo nella fase più acuta della campagna elettorale”.
Un imbarazzato silenzio, fino a lunedì, mattina da Luigi Di Maio. Esultanza (forse eccessiva, ma compensibile) di Zingaretti.
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