EUROPA BLUES/ Sarri sfata il suo personale tabù: alza l’Europa League col Chelsea e si libera dell’etichetta di “perdente di successo”. Arsenal asfaltato da Hazard e Giroud

di FABIO CAMILLACCI/ Maurizio Sarri, in odore di Juventus, in una notte magicamente Blues, si scrolla di dosso la brutta etichetta di “perdente di successo”. In quel di Baku, Azerbaigian, “Sarri ball, Arsenal punching ball” (nella foto a sinistra: l’esultanza dell’ex tecnico del Napoli). Il derby londinese nella finale di Europa League, va al Chelsea del tecnico italiano, che secondo “Radio mercato” potrebbe sostituire Massimiliano Allegri sulla panchina della Vecchia Signora. Hazard e compagni asfaltano l’Arsenal con un secondo tempo alla Jack La Motta: quattro cazzotti tremendi ai Gunners del “Re di Coppe” Unai Emery, 3 ex Coppe Uefa col Siviglia nel suo palmares. Finisce 4-1. Grandi protagonisti della finalissima: il talentuoso belga Eden Hazard, che sta per passare al Real Madrid, e Olivier Giroud, centravanti della Francia campione del mondo. Sulla sponda biancorossa del Tamigi invece steccano i tanto attesi Aubameyang e Lacazette. Ottimo l’arbitraggio dell’italiano Rocchi; complessivamente perfetta la prestazione della terna e del Var Irrati. Ennesima conferma che i nostri arbitri quando dirigono partite estere sono i migliori perchè scevri da pensieri e condizionamenti.

Il match dello stadio Olimpico di Baku. Partono meglio i Gunners efficaci soprattutto sulle fasce. Kolasinac ha delle praterie davanti, con Pedro che fatica a ripiegare e Azpilicueta costretto a stringere in aiuto alla coppia centrale. La prima chance la crea Maitland-Niles, il cui cross respinto da Kepa innesca Aubameyang: il destro a porta spalancata del gabonese è decisamente largo e sbilenco. Rocchi vede bene sul contatto Lacazette-Kepa, perchè il rigore non c’è. Al 28′ poi il bolide di Xhaka scheggia la traversa. Dopo mezzora di attendismo, il Chelsea di Sarri esce sull’asse Hazard-Emerson: Cech è attento al 34′ e si ripete 5 minuti dopo su Giroud. Squadre al riposo sullo 0-0. E’ il quarto della ripresa il minuto che spiana la strada ai Blues. Cross dell’ex romanista Emerson Palmieri, Giroud in tuffo di testa anticipa il suo marcatore e insacca. È il classico gol dell’ex, visto che il bomber francese ha disputato cinque stagioni e mezza con la maglia dell’Arsenal. Per questo Giroud esulta moderatamente e s’inginocchia quasi a chiedere scusa ai suoi vecchi tifosi.

Poker Blues servito. Sotto di una rete, l’Arsenal abbozza una timida reazione, ma si espone pericolosamente alle ripartenze dei ragazzi di Sarri. Così, al 60′ sempre lo scatenato Hazard da sinistra arma il piedino fatato di Pedro e Cech s’inchina di nuovo. Pedro, ex Barcellona, uno che non fallisce mai i grandi appuntamenti. Non a caso è il quinto calciatore nella storia del calcio ad aver segnato sia nella finale di Champions che in quella di Europa League. Successivamente lo straordinario Hazard cala il tris su rigore mettendo il punto esclamativo sul match. Il nigeriano Iwobi non ci sta e con un gran tiro accorcia le distanze. Ma per l’Arsenal non c’è nemmeno il tempo di credere alla rimonta: il solito duo scatenato Hazard-Giroud, infatti, spegne sul nascere i sogni di gloria. L’azione del 4-1 è da manuale del calcio, con il centravanti francese a rifinire per il tocco decisivo del folletto belga da due passi. Game over, Europa League al Chelsea. Un trionfo strameritato visto che i Blues hanno chiuso da imbattuti  questa edizione dell’ex Uefa. E Sarri non è più un “perdente di successo”.

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