Nicola Zingaretti conclude l’assegnazione degli incarichi negli organismi dirigenti del Partito Democratico e viene subito fatto oggetto di attacchi dai fedelissimi di Matteo Renzi. La nuova segreteria è composta da 8 uomini e 7 donne: Andrea Martella è il coordinatore della segreteria, a Enzo Amendola esteri e cooperazione internazionale, a Chiara Braga l’agenda 2030/sostenibilità, a Pietro Bussolati imprese, professioni, ad Andrea Giorgis le riforme istituzionali, a Maria Luisa Gnecchi il welfare, a Roberto Morassut le infrastrutture, aree urbane e periferie, a Nicola Oddati il mezzogiorno, a Roberta Pinotti le politiche della sicurezza, a Giuseppe Provenzano le politiche del lavoro, a Marina Sereni gli enti locali/autonomie, a Camilla Sgambato la scuola, a Stefano Vaccari l’organizzazione, ad Antonella Vincenti la pubblica amministrazione, a Rita Visini il terzo settore/associazionismo.
Partecipano poi alla segreteria per funzione: Paolo Gentiloni, presidente del Pd, i vicesegretari Andrea Orlando e Paola De Micheli, e ancora Gianni Cuperlo che si occuperà della nuova Fondazione dem. Ci sarà poi la responsabile donne del Pd che verrà eletta dalla conferenza nazionale delle donne. E inoltre i capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci. Il tesoriere Luigi Zanda. E’ stato anche istituito un dipartimento economia e sviluppo che sarà diretto da Antonio Misiani. Incarico anche per Maurizio Martina, che si occuperà della riforma dello Statuto del partito.
Nei prossimi giorni verranno affidati gli incarichi dei nuovi responsabili dei dipartimenti.
Si avvia inoltre la costituzione di ‘forum aperti‘ alla partecipazione di personalità e rappresentanti del mondo dell’associazionismo, del volontariato, delle imprese, delle forze sindacali e degli amministratori, delle professioni. Coordinatore: Marco Furfaro. “I primi tre forum saranno presieduti e coordinati da Giorgio Gori: forum amministratori centrosinistra, Alessandra Bailo Modesti: forum sostenibilità ambientale e sviluppo, Elisabetta Nigris: forum conoscenza.
Marco Miccoli sarà il capo della segreteria politica del segretario; Luigi Telesca il responsabile dell’Ufficio stampa .
“Una bella segreteria, con donne, giovani, gente di esperienza, tutti appassionati e amanti della bella politica – ha detto Zingaretti – Con la segreteria si compie un altro passo dopo il congresso e le elezioni europee e amministrative per la costruzione dell’alternativa. Con il lancio dei forum apriamo il partito a settori nuovi e vivi della società. Ora organizzeremo i dipartimenti: sono aperto al confronto e mi auguro, nel rispetto dell’autonomia di ognuno, si possa allargare il coinvolgimento anche alle sensibilità diverse delle minoranze congressuali”.
Ma per il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci, (renziano di ferro, anche se un po’ arrugginito) “la segreteria del Pd resa nota da Zingaretti non assomiglia al partito del noi. Vedo un’unica matrice identitaria in un partito che è nato per valorizzare i riformismi – ha scritto su Twitter – E’ una scelta che non condivido”. E via Twitter anche il commento della senatrice Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo a Palazzo Madama: “Dicevano ‘partito unitario’ nel ‘rispetto del pluralismo’. Poi però hanno fatto la segreteria. La loro. Buon lavoro alla segreteria di Zingaretti”.
Fonti vicine al segretario Pd riferiscono però che da Nicola Zingaretti in colloqui nei giorni scorsi sono state fatte offerte anche a Roberto Giachetti, Maurizio Martina e Lorenzo Guerini. “Giachetti – riferiscono le stesse fonti – ha detto un no categorico, mentre con Martina e Guerini ci si era lasciati con l’intesa di una possibile partecipazione agli organismi dirigenti “magari nei forum e nei dipartimenti”. E Martina pare abbia accettato (ma l’ex segretario non lo si può considerare un “renziano” doc).
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