Gli appuntamenti di Domenico Iannacone questa settimana su Rai3 nel programma “Che ci faccio qui”: Stefano Mancuso, Franco Arminio, Don Ciotti, il Teatro Patologico di Roma ,

Qual è la comunità vivente più evoluta? Secondo Stefano Mancuso è la Nazione delle piante. Neurobiologo vegetale, inserito nel 2013 dal New Yorker nella classifica dei “world changers”, le persone che cambieranno il mondo, ha scritto la Costituzione del mondo vegetale. “La Nazione delle piante si autogoverna da milioni di anni ed è molto più raffinata della nostra, così recente e rozza”. Ma le piante possiedono dei sensi sviluppati? Provano emozioni?

Domenico Iannacone incontra Stefano Mancuso stasera, lunedì 17 giugno, nella nuova spiazzante puntata di “Che ci faccio qui”, per mostrare la realtà da un punto di vista radicalmente nuovo.

Martedì 18, l’ospite è Franco Arminio, il poeta-paesologo di Bisaccia, in provincia di Avellino. In questi anni il suo impegno lo ha reso un simbolo contro lo spopolamento e l’abbandono di tante piccole comunità. Esistono infatti paesi di cui non si occupa più nessuno, che giorno dopo giorno si svuotano lasciando intravedere porte e finestre sbarrate. Dov’è finita tutta l’umanità che li abitava?

Don Luigi Ciotti, minacciato di morte, da trent’anni vive sotto scorta. Fondatore del Gruppo Abele e di Libera è il simbolo della lotta a tutte le mafie. Vincendo le resistenze di uno Stato assente, è stato tra i promotori della legge sulla confisca dei beni alla mafia. Don Ciotti, in un’intervista intima e appassionata con Domenico Iannacone, mercoledì 19 ripercorre questi anni difficili e tutte le sue battaglie al fianco dei più deboli.

Giovedì 20 e venerdì 21 nelle due puntate dal titolo “Siamo tutti matti” Domenico Iannacone ci porta in un luogo straordinario: Il Teatro Patologico di Roma fondato da Dario D’Ambrosi.  Dal 1992, attraverso la recitazione le persone affette da disagio mentale trovano il modo di comunicare e di uscire dall’isolamentoUna Compagnia teatrale unica al mondo, impegnata oggi nella messa in scena de Il Cappotto  di Gogol.

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