di MARIO MEDORI/ Italscherma non proprio brillante e fortunata ai Mondiali in corso a Budapest. Almeno rispetto ai fasti del passato. Fallisce l’obiettivo medaglia d’oro anche il Dream Team del fioretto femminile che dunque non torna sul tetto del mondo. Solo argento, come a Wuxi 2018. Elisa Di Francisca (al rientro sulla scena mondiale dopo tre stagioni di assenza), Arianna Errigo, Alice Volpi (sul podio è salita anche la riserva Francesca Palumbo, schierata nei turni preliminari), si arrendono in finale alla rivale più ostica e più classica: la Russia. Finisce 43-42 al minuto supplementare. Settima medaglia d’argento per la spedizione azzurra; nel carniere anche sei bronzi. Pochino: mai così male da parecchi anni.
Tutto da rifare. Il primo oro, quindi, è rimandato eventualmente alla giornata di chiusura (martedi 23 luglio), con le ultime due gare a squadre: fioretto maschile e sciabola femminile. L’Italscherma comunque colleziona il 38° podio in questa specialità che dal 2009 non ci vede mai andare peggio del secondo posto e che dal 1992 ci ha visto finire anche quattro volte sul trono olimpico. Soprattutto è la conferma di una scuola che proprio dai Giochi di Barcellona non ha avuto uguali nella scherma mondiale e nello sport italiano.
Il cammino delle fiorettiste azzurre. Dopo aver eliminato nell’ordine, Romania, Ucraina e Giappone, l’Italia ha faticato un po’ ad avere ragione in semifinale della Francia, per lo meno fino al 22-22 attorno a metà match; ma Di Francisca prima, Volpi ed Errigo poi, hanno allungato fino al +7 della tranquillità, per chiudere poi sul 45-37. Da brividi invece la finale con la Russia di Inna Deriglazova, oro nella gara individuale. Una finale equilibratissima, quasi punto a punto per sei assalti. Poi nel settimo, Arianna Errigo ha reagito con carattere uscendo da una situazione difficile contro la Zagidullina (era finita 25-30), consegnando il testimone a una superlativa Alice Volpi sul 30-32.
La fase decisiva della sfida alla Russia. L’iridata 2018, già bravissima a stoppare la Deriglazova e poi a piazzare un +4 alla stessa Zagidullina, contro la Ivanova ha tirato fuori tutta la sua classe e ha subito pareggiato il conto, chiudendo l’assalto sul 37-35 (con un ruolino personale di +8). A quel punto Elisa Di Francisca ha ritrovato la rivale di tante sfide importanti. Doveva gestire due stoccate di vantaggio, si è vista pareggiare il conto sul 40-40 a 41” dalla fine, poi a -14” ha piazzato il 41-40, ha incassato subito il 41-41 e a 11″ dal termine il 42-41, ma un cartellino rosso per una seconda copertura di bersaglio valido, ha consentito alla Russia di giocare il minuto supplementare. Dopo 8”, la stoccata russa decisiva per il trionfo finale. Un vero peccato (nella foto: le 4 azzurre sul podio).
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