Dopo le aggressioni di capodanno a Colonia, la Slovacchia non vuole più accogliere profughi musulmani: lo ha annunciato il capo del governo Robert Fico. “Non vogliamo che accada anche in Slovacchia qualcosa di simile a quel che è successo in Germania”, ha detto in conferenza stampa. Fico ha fatto dell’immigrazione un elemento chiave della sua campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 5 marzo e il suo governo ha presentato un ricorso contro il piano della Commissione Ue che prevede quote obbligatorie per redistribuire sul territorio europeo 120mila richiedenti asilo. “Non solo rifiutiamo le quote obbligatorie, ma non prenderemo mai una decisione volontaria che porti alla formazione di una comunità musulmana unificata in Slovacchia”, ha detto il premier a Bratislava.
Molestie anche ad Amburgo. Intanto sono salite a 70 le denunce sporte da donne che hanno raccontato di aver subito molestie sessuali ad Amburgo durante la notte di San Silvestro. In 23 casi le vittime delle aggressioni hanno riferito di essere state anche derubate, e sono due le denunce per lesioni corporali.
I sospettati a Colonia. Le denunce di Amburgo si sommano alle 121 sporte a Colonia, mentre il bilancio dei sospettati sale a 16, dei quali non si conoscono i nomi, ma sarebbero chiaramente riconoscibili attraverso immagini video. Due terzi delle denunce ricevute riguardano inoltre molestie sessuali, mentre in due casi si tratta di stupro.
Molestie anche a Helsinki. Molte aggressioni a sfondo sessuale la sera di Capodanno sono state registrate anche a Helsinki, la capitale della Finlandia. “Questo ripo di aggressioni non si è verificato prima di Capodanno o in altre occasioni, è un fenomeno completamente nuovo a Helsinki”, ha affermato il vicecapo della polizia locale, Ilkka Koskimaki. Le guardie impegnate nel pattugliamento della città a Capodanno hanno riportato alla polizia “aggressioni sessuali diffuse” nella piazza centrale, dove si erano radunate circa 20.000 persone per i festeggiamenti. Tre presunte violenze sessuali sono avvenute nella stazione centrale, dove si erano radunate circa mille persone, in grande maggioranza iracheni.
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