di FRANCESCO MARIA PROVENZANO
Il nuovo Governo ha «espulso» il sovranismo e l’Europa applaude a questa nuova coalizione italiana, che occuperà un ruolo strategico nell’Unione Europea e potrà instaurare e consolidare quel rapporto con gli altri paesi che si era sfilacciato. Con la nomina di Paolo Gentiloni per la carica di commissario europeo (non si ancora per quale materia), con il ministro Vincenzo Amendola agli affari Europei, e con quello di Gualtieri all’Economia e di Davide Sassoli presidente dell’Europarlamento, l’Italia va a occupare dei ruoli strategici in Europa.
Perciò questa nuova coalizione PD-M5S può dar vita ad un nuovo laboratorio politico che può frenare il nazionalismo e il sovranismo. E, come è avvenuto altre volte anni addietro, l’Italia appare su scala europea un laboratorio politico. Interessante il giudizio di un dirigente di lungo corso della sinistra come Piero Fassino, che dice: “Questo governo non nasce solo per superare Salvini: nessun governo può durare se nasce contro qualcuno o qualcosa. L’esecutivo Pd-M5s nasce con un programma di rilancio del Paese, per aprire una pagina nuova della politica italiana”.
C’è però da aggiungere: guai se questo governo nascesse «contro Salvini» come in passato ne nacque uno «contro Berlusconi». Sarebbe un grosso errore. Il governo Conte2 è nato per sviluppare e rilanciare con un programma il nostro Paese. I presupposti ci sono tutti, con una squadra di ministri nuovi, giovani (età media 46 anni), segnando già di per sé una forte discontinuità. Voglio spendere due parole su Salvini, colui che ha avuto in mano le sorti dell’Italia ma la sua arroganza e il culto dell’onnipotenza lo hanno portato al fallimento. Questo governo, oltre ad avere nelle premesse le condizioni per assorbire le diversità tra le due componenti, sembra in condizioni, sotto questo profilo, sia di evitare acute conflittualità interne, sia di creare con l’Europa dei rapporti positivi e fruttuosi, evitando al nostro Paese lacrime e sangue.
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