Il nuovo governo Conte ha ottenuto la fiducia anche dal Senato dopo quella ottenuta ieri dalla Camera. A Palazzo Madama i sì sono stati 169, i no 133 (tra questi c’è la Bonino), 5 gli astenuti (tra questi ci sono Richetti del Pd e Paragone del M5s).
Legittima dunque l’esultanza di Giuseppe Conte, che nella replica ai senatori intervenuti nel dibattito svoltosi oggi, ha rintuzzato con fermezza ma con eleganza agli insulti dei leghisti e al cialtronesco discorso del loro capo, Matteo Salvini, che lo hanno tacciato di traditore quando a far cadere il governo giallo-verde è stato proprio lui, il “capitano”, che voleva costringere gli italiani a una nuova, defatigante e lacerante tornata elettorale con il proposito, rivelatosi fasullo, di appropriarsi del ruolo di “uomo solo al comando”.
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