Marko Feingold a Salisburgo in una immagine del 2010. Nell’estate del 1947 la valle Aurina, in Alto Adige, fu teatro dell’esodo di oltre 5 mila ebrei verso la Palestina. I profughi provenienti dall’Europa centro-orientale lasciarono l’Austria attraverso il passo dei
Tauri, a 2.633 metri di quota, uno dei pochi punti ove era possibile valicare il confine senza incontrare guardie di frontiera, e giunsero a piedi in Italia, da dove si imbarcarono verso la Terra promessa. Questa via di fuga in alta montagna era stata individuata da Marko Feingold, un ebreo austriaco che durante la follia nazista era sopravvissuto a tre campi di concentramento: Auschwitz, Neuengamme e Buchenwald.
ANSA/MARKO FEINGOLD
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