Donald Trump si è presentato a sorpresa al vertice sul clima all’Onu. Il presidente americano si è seduto in sala mentre il premier indiano Narendra Modi stava per prendere la parola. Trump non avrebbe dovuto partecipare all’incontro pur essendo al Palazzo di Vetro.
La Casa Bianca aveva infatti prenotato nel palazzo dell’Onu e alla stessa ora del vertice sul clima una sala conferenze per un incontro sulla libertà religiosa a livello globale. Una scelta che sembrava confermare lo scetticismo del tycoon sui temi ambientali.
“Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia“, ha detto la 16enne attivista svedese Greta Thunberg parlando al Summit sul clima in corso all’Onu. “Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi, e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai”, ha aggiunto, sottolineando che “il mondo si sta svegliando e il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no”.
A 4 anni dallo “storico” accordo di Parigi, “si osserva come gli impegni assunti dagli Stati sono ancora molto ‘fluidi’ e lontani dal raggiungere gli obiettivi fissati”. Così il Papa in un videomessaggio al vertice Onu sul cambiamento climatico. “E’ necessario chiedersi – afferma Francesco – se vi sia una reale volontà politica di destinare maggiori risorse umane, finanziarie e tecnologiche per mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico e aiutare le popolazioni più povere e vulnerabili, che sono quelle che ne soffrono maggiormente”.
Al vertice ambientale organizzato dal direttore generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres gli Stati Uniti saranno rappresentati da Marcia Bernicat del Dipartimento di Stato. Anche se una presenza di Trump non era attesa, gli Usa – secondo quanto emerge dalla bozza dell’agenda dei lavori – non saranno l’unico paese assente all’appuntamento chiave dell’Onu: non ci saranno infatti né il Giappone né l’Australia, paesi ritenuti troppo dipendenti dal carbone.
Presenti invece la Cina e l’India, più volte criticati da Trump per gli elevati livelli di inquinamento che producono. La prenotazione della sala conferenze da parte della Casa Bianca è giunta all’ultimo minuto e sta causando problemi logistici al palazzo di vetro vista la sicurezza che accompagna il presidente americano. L’amministrazione però minimizza.
“L’evento punta a mettere l’accento e rafforzare l’appoggio internazionale in difesa della libertà religiosa alla luce dell’aumento delle persecuzioni sulla base della propria fede e dei numerosi attacchi ai luoghi di culto a livello globale” spiega un funzionario americano. Ma le polemiche per l’assenza, da alcuni ritenuta spudorata, di Trump non si fermano. “Non vuole partecipare al vertice sul clima e ritengo voglia creare un elemento di distrazione” dice l’ex presidente irlandese Mary Robinson. “Non partecipare all’incontro ma essere presente al palazzo dell’Onu è un attacco” dice David Waskow, direttore dell’iniziativa sul clima del World Resources Institute. Un attacco soprattutto a quei giovani scesi in piazza per chiedere un’azione immediata sul clima sotto la guida della paladina dell’ambiente Greta Thundberg.
“Milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto giovani, hanno marciato e chiesto vere azioni sul clima. Abbiamo mostrato che siamo uniti, e che noi giovani siamo inarrestabili”. Con queste parole l’attivista svedese Greta Thunberg ha dato il via al Youth Climate Summit all’Onu, al fianco del segretario generale. (servizio Ansa)
Be the first to comment