Il Partito socialista di Antonio Costa vince le elezioni in Portogallo: si va verso una nuova alleanza tra forze di sinistra

Antonio Costa (foto Epa di Mario Cruz)

Il socialista Antonio Costa (foto) vince le elezioni in Portogallo conquistando tra il 36 per cento dei voti. E’ un risultato conquistato sull’onda del successo ottenuto a partire dal 2015, quando con il suo governo ha risollevato l’economia del Paese, superando l’austerità pur rimanendo nei paletti di bilancio decisi dall’Unione europea. Il Partito socialdemocratico (di centro-destra a dispetto del nome) si ferma dieci punti al di sotto. 

La Coalizione Democratica Unitaria, che riunisce tre partiti di estrema sinistra, tra cui i comunisti, è tra il 2,9-4,9%, il Partito popolare (di destra) al 6-8%, il Blocco di sinistra, sempre di orientamento socialista, al 7,7-11,7% e Pan (Persone-Animali-Natura) al 2,7-4,7%.

La partecipazione dell’elettorato alle urne è stata comunque bassa, restando al di sotto del 5o%. 

Anche stavolta nessun partito ha raggiunto una maggioranza assoluta e Costa dovrà esercitare la sua abilità negoziale per riproporre un’alleanza di governo, come nel 2015, quando varò il suo esecutivo insieme al partito comunista e al Blocco di Sinistra.

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