Sparatoria davanti a una sinagoga in Germania nel giorno dello “Yom Kippur”: due morti. Granata contro il cimitero ebraico

Una sparatoria a Halle, nell’est della Germania, è avvenuta davanti alla sinagoga del quartiere Paulus. Attaccato anche un doner kebab e lanciata una granata al cimitero ebraico. Ci sono due vittime, un uomo e una donna. Fermata una persona, due in fuga. E sul web l’estrema destra definisce il killer un “santo”:  lo stesso epiteto fu rivolto a Brenton Tarrant, il terrorista di estrema destra autore del massacro nelle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda.

Nell’attacco di Halle ci sono stati anche almeno due feriti: “un paziente ha ferite da colpi di arma da fuoco e viene operato”, ha detto il portavoce della clinica dell’ospedale universitario di Halle, Jens Mueller, alla Dpa senza precisare se si tratti di uomini o donne.

La sparatoria davanti alla sinagoga di Halle è avvenuta nel giorno del Yom Kippur, la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell’espiazione e che quest’anno cade tra ieri sera e stasera. L’aggressore era vestito di “verde”, “da militare” con un “elmetto”, portava una “maschera” e ha sparato contro un negozio con un “mitra”, ha riferito un testimone all’emittente tedesca di notizie N-Tv.

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Rabbino: ‘i morti e feriti non sono ebrei’
– I morti e i feriti degli attacchi di Halle non sono ebrei: lo ha dichiarato il rabbino della Comunità ebraica di Halle, citato dal sito del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz). Citando la polizia, la Faz conferma che una delle vittime è una donna ed è stata uccisa “nella Humboldtstrasse, nei pressi del cimitero” ebraico (contiguo alla sinagoga) mentre l’uomo è morto “in un fast food” (il ristorante di kebab distante circa 500 metri dal luogo di culto ebraico).
Gli assalitori avrebbero “cercato di entrare” nella sinagoga, scrive il sito del settimanale Der Spiegel sintetizzando dichiarazioni del presidente della Comunità ebraica di Halle, Max Privorotzki. “Al momento ci sono tra le 70 e le 80 persone nella sinagoga”, ha detto Privorotzki.

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