Il senatore Ugo Grassi passa dal M5s alla Lega in polemica con Di Maio. Che replica: «Questo è mercato delle vacche»

Il senatore Cinque Stelle Ugo Grassi ha formalizzato oggi l’addio al Movimento aderendo al gruppo della Lega. Il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, commenta: «Sapete qual è il colmo? Che queste persone si fanno comprare da Matteo Salvini nelle stesse ore in cui Matteo Salvini, leader della Lega, viene indagato per presunto abuso di ufficio legato all’uso dei voli di Stato quando era ministro. Complimenti per il tempismo. Quello che posso dire a queste persone è che il M5s non li rimpiangerà e non ci sarà un solo attivista pronto a mangiarsi i gomiti. Il valore di un essere umano si misura anche da questo, dal prezzo che dà alla propria dignità».

Di opposto tenore la dichiarazione di Salvini: «Diamo il benvenuto al senatore Grassi. Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd. Su riforma ed efficienza della giustizia e rilancio delle università italiane, col senatore Grassi lavoreremo bene».

Ugo Grassi, durante la presentazione dei candidati del M5s il 29 gennaio 2018 (foto Ansa di Alessandro Di Meo) 

Il senatore Ugo Grassi* ha scritto una lettera in cui motiva così la sua decisione di lasciare il M5s: «Il punto è che il mio dissenso non nasce da un mio cambiamento di opinioni, bensì dalla determinazione dei vertici del Movimento di guidare il Paese con la granitica convinzione di essere i depositari del vero e di poter assumere ogni decisione in totale solitudine. Gli effetti di questo modo di procedere sono così gravi ed evidenti (a chi vuol vedere), da non dover neppure essere esposti. Basti l’esempio della gestione dell’ex Ilva per dar conto dell’assenza di una programmazione nella gestione delle crisi». Grassi aggiunge, riferendosi al governo Conte 1 (M5s+Lega): «Allora ho avuto modo di comprendere che molti dei miei obiettivi politici erano condivisi dal partito partner di governo. Oggi, forte di una reciproca stima costruita nei mesi appena trascorsi, la Lega mi offre, a fronte di un evidente fallimento della mia iniziale esperienza, una seconda opportunità per raggiungere quegli obiettivi».

Ulteriore replica di Luigi Di Maio: «I senatori che vogliono possono passare alla Lega ma non raccontino balle e dicano che il tema non è il MES ma che gli hanno proposto altre contropartite. Il mercato delle vacche a cui stiamo assistendo è la solita logica dei voltagabbana che noi abbiamo sempre combattuto. Non basta mandare una lettera alla presidente del Senato, in quella lettera farebbero bene ad aggiungere il listino prezzi di questo mercato delle vacche».

Non si sa se altri parlamentari pentastellati seguiranno l’esempio di Grassi, le cui motivazioni, così come esposte, appaiono imbarazzate e imbarazzanti.

*CHI È. Ugo Grassi è nato a Napoli il 13 ottobre 1964 (dove si è laureato in Giurisprudenza), ma vive ad Avellino (dove è nato Di Maio da genitori abitanti a Pomigliano d’Arco), nella cui circoscrizione è stato eletto. Laureato in giurisprudenza, ha insegnato Diritto civile nell’università privata “Parthenope”.

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