di FABIO CAMILLACCI/ La forza degli attaccanti nella calza di Juventus e Inter. La Befana regala ai bianconeri una splendida tripletta di Cristiano Ronaldo e ai nerazzurri il solito “LuLa Park”: doppietta di Lukaku e gol di Lautaro Martinez. E così dopo il 18° turno, penultimo di andata e primo del nuovo anno, Madama e la Beneamata restano a braccetto al comando della classifica con 6 punti di vantaggio sulla scatenata Lazio che però deve recuperare il match interno contro il Verona. All’Allianz Stadium, poker juventino ad un Cagliari in caduta libera dopo l’ottimo inizio di stagione, a Napoli tris interista contro una squadra partenopea sempre più brutta. Da Sarri a Gattuso, passando per Ancelotti, la compagine azzurra gioca sempre peggio: un’involuzione continua rispetto ai fasti sarriani. Come se non bastasse, il Napoli in difesa è disastroso: con Koulibaly o senza. Manolas è irriconoscibile.
I numeri della giornata. L’Inter sfata un vecchio tabù e vince per 3-1 a Fuorigrotta: non accadeva da ben 23 anni. I nerazzurri si confermano miglior difesa del torneo con 15 gol al passivo. La squadra guidata da Antonio Conte è una testuggine con due bocche da fuoco davanti. Un panzer che può diventare ancora più forte grazie alla sessione invernale di mercato. Se l’Inter potenzia la rosa, può lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata. Lukaku con 14 reti si lancia all’inseguimento del capocannoniere Immobile (19 gol). Torna in corsa per il titolo di bomber della stagione anche CR7: 13 sigilli e uno stato di forma in continua ascesa. Nella Juve, che contro i sardi soffre per un tempo, brilla anche la stella di Higuain. In difesa cresce il 21enne turco Demiral che ultimamente Maurizio Sarri preferisce al sopravvalutato de Ligt; in attesa del ritorno di Chiellini. E sul piano del gioco? Piccoli segnali di miglioramento per la Vecchia Signora. Atalanta rullo compressore: a Bergamo per la Dea è arrivata la seconda vittoria di fila per 5-0, stavolta ai danni del Parma. Atalanta miglior attacco del campionato con 48 gol fatti. Quando i nerazzurri di Gasp girano a mille, sono in grado di asfaltare chiunque.
Circo Barnum Milan, è crisi continua: anche con Ibra. A uno squadra allo sbando da inizio campionato, non può bastare Zlatan Ibrahimovic per risollevarsi. Un Ibrahimovic che peraltro va verso i 39 anni. Nonostante tutto, da giorni assistiamo a un triste e reiterato spettacolo: i mass media parlano solo del ritorno di Ibra al Milan. Zlatan resta un fenomeno che ha fatto la storia, ma, oggi rischia di diventare solo un fenomeno da baraccone. Soprattutto perché gioca con giocatori mediocri, senza spina dorsale, senza personalità. Lui può dare tanto sotto questo punto di vista, il Milan però rimane una squadra fatta di calciatori non da Milan. Donnarumma a parte; anche oggi nello 0-0 del Meazza contro la Sampdoria, il portiere è stato il migliore in campo salvando i suoi in più occasioni. Un caos senza fine in casa Milan, dai dirigenti a tecnico e giocatori; una crisi senza fine. I rossoneri, con Pioli in panchina, marciano a una media punti inferiore a quella di Giampaolo. Fiorentina, è amaro il primo punto di Iachini da allenatore dopo l’esonero di Montella: gigliati raggiunti al 94′ dal Bologna nel “Derby dell’Appennino” in casa felsinea. Finisce 1-1 grazie a uno straordinario gol del talento Orsolini. In Puglia, lo stadio Via del Mare rimane indigesto per il Lecce sconfitto 1-0 dall’Udinese: magia di De Paul. Ora i salentini sono quartultimi con un solo punto di vantaggio sulla coppia formata da Brescia e Genoa e 3 sul fanalino di coda Spal. Insomma, in testa e in coda il campionato rimane incerto ed equilibrato.
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