di NUCCIO FAVA* – Una qualche risposta alla sua irresponsabile iniziativa il presidente Usa cerca di darsela da se stesso. Con la solita espressione impudente e due generali attoniti ai lati, il presidente americano si dice soddisfatto della missione: tutto ok , tutto well. Nessun militare Usa colpito, nessun cittadino ferito. Adesso si può aprire una nuova trattativa con l’Iran che non avrà mai la bomba atomica. Gli Usa vogliono la pace ed il benessere del popolo iraniano .
Un vero colpo di scena , dopo una giornata che non deve essere stata semplice. Dopo che i comandi militari avevano annunciato il ritiro delle truppe Usa dall’Irak e dai territori più prossimi a possibili attentati. Notizia già di per sé preoccupante che ha richiesto una smentita immediata dalla Casa Bianca, con vari distinguo e precisazioni . Si sarebbe trattato solo di una bozza male interpretata e comunque da non diffondere all’esterno.
Ben oltre la stessa cocciutaggine del Presidente qualcosa cominciava a muoversi tra gli alti gradi militari. Segno che la stessa opinione pubblica americana cominciava a non essere unanimemente concorde come si vorrebbe far credere. Pesa in particolare il timore di una nuova chiamata alle armi obbligatoria che era stata abolita con grande favore alla fine della fiera in Vietnam autentico calvario per tutta l’America e non solo.
La situazione resta tuttavia della massima incertezza e non è vero forse che cominci a capirlo anche Trump che è sempre valida comunque la massima “si vis pacem para bellum”. Anche perché la stessa cultura latina nella sua tradizione imperiale aveva introdotto l’universale”civis romanus sum” chiaramente incompatibile con la costruzione trumpiana del muro col Messico e l’esasperazione di ogni ostruzionismo per l’ingresso negli USA.
Resta pur sempre Trump un pericoloso autarca considerandosi depositario del bene e del male, dispensatore di ruoli e funzioni secondo le sue indiscutibili volontà. L’abbiamo visto con la posizione sull’ambiente, le pressioni sulla federal reserve, sulle armi, eccetera. Solo gli elettori americani potranno rimuovere questo pesante macigno che pesa sulla democrazia americana dando un nuovo respiro al mondo e a tutti gli Stati che faticosamente lo subiscono insieme ai rispettivi popoli.
*Nuccio Fava è stato direttore del Tg1, del Tgr3 e delle Tribune politiche Rai
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