CALCIO E CORONAVIRUS/ Il balletto continua: rinviata in extremis Juventus-Milan semifinale di ritorno di Coppa Italia. Intanto, dal Comitato scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte, spunta un’ipotesi: manifestazioni sportive a porte chiuse per un mese

di FABIO CAMILLACCI/ Il solito ridicolo balletto di notizie, di cui spieghiamo i motivi in “Ora di Punta”, colpisce, come era prevededibile anche la semifinale di ritorno di Coppa Italia, Juventus-Milan. Si gioca regolarmente, no, si gioca a porte aperte ma senza tifosi provenienti da Lombardia, Veneto, Emilia, dalla provincia di Savona e dalla provincia di Pesaro-Urbino, no, si gioca a porte chiuse, no, non si gioca più: match rinviato a data da destinarsi. Peraltro, una decisione definitiva presa solo alla vigilia della partita, così come era accaduto per due gare della 25° giornata di campionato e ben 6 della 26° di Serie A. Alla faccia dei tifosi e delle squadre interessate.

Stavolta poi l’annuncio ufficiale è arrivato a meno di 24 ore dalla sfida, dopo che era già andata in scena la conferenza stampa del tecnico bianconero Maurizio Sarri. Mentre, l’altra semifinale di ritorno di Coppa Italia Napoli-Inter, prevista giovedi 5 marzo, a oggi è confermata e a porte aperte; ma non si escludono nuovi colpi di scena anche per questa gara. Insomma, caos totale ancora una volta.

Campionato e manifestazioni sportive in generale, spunta una nuova ipotesi. Tra le proposte del Comitato tecnico scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte, che potrebbero integrare il decreto del primo marzo e che sarebbero da adottare in tutta Italia, c’è anche quella di evitare per 30 giorni tutte le manifestazioni, anche quelle sportive, che comportino l’affollamento di persone e il non rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro.

Le raccomandazioni verranno recepite in un decreto che dovrebbe essere varato già nelle prossime ore, senza attendere la scadenza delle misure adottate domenica scorsa. Si tratterebbe di un nuovo giro di vite delle misure preventive, con prescrizioni più stringenti e valido per l’intero territorio nazionale. Quindi, tutti a porte chiuse? Staremo a vedere, perchè il caos resta e la situazione è in continua evoluzione: si naviga a vista nel calcio. Per quanto riguarda la Serie A ricordiamo che mercoledi 4 marzo è in programma a Roma l’Assemblea di Lega dove può succedere tutto e il contrario di tutto.

 

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