Il rendiconto quotidiano della Protezione civile (che d’ora in poi sarà bisettimanale) sull’andamento dell’epidemia di coronavirus ci fa sapere che ad oggi, venerdì 17, i malati in Italia sono complessivamente 106.962, con un aumento di 355 rispetto a ieri, quando l’incremento era stato di 1.189. Si tratta dunque dell’aumento più basso dal 2 marzo. Il totale dei casi (tra malati in cura, guariti, e deceduti) assomma a 172.434.
Confortante è anche il dato dei ricoverati in terapia intensiva, diminuiti di 124, quindi attualmente sono in tutto 2.812, di cui ben 971 nella sola Lombardia. Da segnalare anche un record di guariti: 2.563 nelle ultime 24 ore, per cui si raggiunge un totale di 42.727. A fronte di questi dati incoraggianti c’è purtroppo un numero ancora troppo alto di persone che ha hanno perduto la vita tra ieri e oggi: ben 575, che fanno salire il totale di questo tristissimo bilancio alla cifra di 22.745 vittime.
Continua ad aumentare il numero dei medici morti per l’epidemia di Covid-19. Sono deceduti, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Elfidio Ennio Calchi (medico chirurgo), Carmine Sommese (medico ospedaliero), Eugenio Inglese (ex primario di Medicina nucleare) e Vincenzo Frontera (medico di famiglia). Il totale dei medici deceduti sale così a 131.
Sale a 10 il numero farmacisti deceduti. L’ultimo è Camillo Alinovi di Varese Ligure, in provincia della Spezia. 75enne, era ricoverato in terapia intensiva a Sestri Levante. Circa 800 sono stati invece i farmacisti finora infettati da coronavirus.
Altri tre infermieri sono morti per l’infezione. Lo si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi). Il totale degli infermieri deceduti dall’inizio dell’epidemia sale così a 34. Gli infermieri contagiati dal virus SarsCov2 sono ad oggi 8.800.
Commenta per primo