Anche oggi – come ci informa la Protezione civile – è proseguito il calo dei ricoveri per coronavirus nei reparti di terapia intensiva degli ospedali italiani: 79 in meno rispetto a ieri e contemporaneamente è aumentato di 2.200 il numero delle persone guarite, il cui totale è salito a quota 44.927.
Però altre 482 persone hanno perso la vita: 93 meno di ieri, ma la terribile lista ufficiale dei lutti per il coronavirus ha raggiunto in Italia la cifra complessiva di 23.227. E continuano ad arrivare queste notizie di decessi in misura esagerata dalle case di riposo non soltanto della Lombardia.
Inoltre nelle ultime 24 ore altre 809 persone sono risultate contagiate dal virus (e di queste ben 761, pari al 94%, solo in Lombardia!) per cui i malati attuali sono ancora 107.771, dei quali 25.007 sono ricoverati in ospedale con sintomi, mentre 80.031 sono in isolamento domiciliare. Dunque il numero dei contagiati dal coronavirus in Italia dall’inizio dell’epidemia – compresi morti, degenti e guariti – è di 175.925.
Sono cifre, quelle che abbiano riferito anche oggi, che non autorizzano a formulare a cuor leggero ipotesi di “fase 2” senza il mantenimento di rigorose misure che consentano di ridurre i rischi di una inversione della tendenza, in verità ancora molto lenta, al rallentamento della circolazione del virus. Comprensibili, insomma, le preoccupazioni per le gravi ripercussioni che l’epidemia sta avendo sull’economia anche del nostro paese, ma queste ripercussioni potrebbero diventare ancora più gravi se dovessimo ritrovarci di fronte a un aggravarsi della circolazione del virus.
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