Calcio, Serie A: Spalletti cala il poker di vittorie e la Roma sale al terzo posto in attesa di Fiorentina-Inter. Vigilia senza veleni per la sfida scudetto Juventus-Napoli

spallettidi Fabio Camillacci/

Roma: al terzo posto da sola almeno fino a domenica sera quando si giocherà Fiorentina-Inter, ultima partita di questo strano 25° turno di campionato spalmato su 4 giorni a partire da giovedi. Le famose “frattaglie” di giornata di cui abbiamo scritto ieri su Altroquotidiano. Al Franchi non sarà solo una sfida Champions ma anche una sfida tra panchine bollenti: in casa nerazzura il sempre più nervoso e confuso Mancini, in casa viola un Paulo Sousa ai ferri corti coi Della Valle. Una costante a Firenze, problemi incontrati anche dai precedenti tecnici gigliati. Nel frattempo, al Braglia di Modena contro il volenteroso Carpi terz’ultimo in classifica, la Roma di Spalletti centra la quarta vittoria di fila: 3-1. Un bel poker di successi che fa punti e morale dopo la disastrosa ultima parte della gestione Garcia. A Trigoria, con grande pazienza, il tecnico di Certaldo sta ricostruendo dalle macerie trovate. Piano piano, passo dopo passo. C’è ancora molto da lavorare nel cantiere giallorosso ma la squadra è cresciuta sotto tanti punti di vista. I giocatori romanisti ora devono crescere nella tenuta atletica (stasera dei miglioramenti si sono visti) e mettere definitivamente da parte i tanti errori tecnici e le amnesie difensive come quella di Rudiger costata il momentaneo gol del pareggio degli emiliani firmato Lasagna. Spalletti intanto saluta con soddisfazione le buone prove di Salah e Dzeko, tornati a segnare dopo un preoccupante periodo di astinenza. E così Lasagna non risulta indigesto per la Roma come lo era stato per l’Inter all’ultimo respiro pochi giorni fa al Meazza. Il gol che spacca lo 0-0 invece lo sigla “Asterix” Digne con un siluro da lontano. E mercoledi la Roma si ritufferà in Champions League per l’andata degli ottavi di finale: all’Olimpico c’è da matare il Real Madrid. Mission impossible? Spalletti (nella foto Ap-Gazzetta.it) ha detto: “Noi ce la giocheremo”.

E adesso, il “Festival per lo scudetto“. Tutto pronto a Torino per Juventus-Napoli, la super sfida che vale un bel pezzo di tricolore. Lo ribadiamo: in caso di pareggio non cambierà nulla, se dovessero vincere i bianconeri sarà sorpasso in vetta alla classifica, se sulla ruota dello Stadium uscisse il 2, sarebbe fuga partenopea. Diciamo che per motivi diversi, questa partita può solo indirizzare una delle due verso lo scudetto, perchè la strada è ancora lunga. Nella Juve si farà sentire l’assenza di Chiellini in difesa (pesa molto l’errore di Allegri di schierarlo a Frosinone). Vigilia tranquilla per entrambe le squadre, conferenze soft di Allegri e Sarri. Nessuna scintilla pre-gara. L’unico polverone resta dunque quello sollevato, in modo a dir poco inopportuno, a inizio settimana da Paolo Liguori, un tempo detto “straccetto”. Un siparietto che abbiamo volutamente ignorato. Siparietto televisivo che a nostro giudizio ha comunque condizionato in qualche modo la designazione arbitrale. Quanto è reale l’infortunio di Rizzoli? Infortunio diplomatico per non alimentare sospetti dopo quanto detto da Liguori? A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina. Purtroppo, il calcio italiano, il presidente Figc Tavecchio, la giustizia sportiva, il presidente degli arbitri Nicchi, ci hanno abituato a cose ben peggiori. Archiviamo il tutto e godiamoci la partitissima che andrà in scena in contemporanea con la serata finale del Festival di Sanremo. Torino, Juventus Stadium: benvenuti al “Festival per lo scudetto”.

 

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